Parco della Pellerina è il più esteso della città

Il Parco della Pellerina è suddiviso in due parti dal corso della Doria Riparia. L’area verde rintra nella classifica tra i parchi più estesi all’interno di una città italiana.Qui ci sono campi da calcio e da tennis, pista di pattinaggio libero, pista delle bocce, percorsi ginnici e di salute. Spazio anche per gli animali domestici.

Parco della Pellerina è il più esteso del capoluogo con 837 mila metri quadrati

Prende il nome dall’omonima cascina, che risale al Seicento. Il parco è dedicato a Mario Carrara, antropologo dell’Università di Torino noto anche per essere stato uno dei 12 professori universitari italiani, su 1200, a rifiutarsi di giurare fedeltà al fascismo. La porzione a nord del fiume, quella sulla sponda sinistra, è invece intitolata alle vittime del rogo del 6 dicembre 2007 nelle adiacenti acciaierie Thyssenkrupp.

I lavori  di realizzazione iniziarono nel 1934

Sono state acquisite alcune aree dove sono state innalzate le colline, ma nel secondo dopo guerra si procedette ad ulteriori interventi che continuarono anche negli Anni Settanta con ampliamenti e la formazione del primo piazzale per gli spettacoli itineranti. Nel parco si possono ammirare sculture moderne e nella zona ad est, lungo Corso Lecce, si alternano durante l’anno circhi e giostre come lo spettacolare luna park.

Il parco è dominato dalla presenza di alberi ad alto fusto alternati ad ampi prati e radure

I due laghi artificiali, di differenti dimensioni, offrono la sede per diverse specie di fauna acquatica come tartarughe, germani reali, folaghe, gallinelle d’acqua e cigni. In una depressione in prossimità dei due laghi si è formato uno stagno completamente naturale, che vanta di essere l’unico del genere nella città. E’ una zona umida profonda circa 80 cm, circondata da una corona di canne di palude e di tife a foglie strette. La vegetazione arborea del parco comprende pioppi, salici, ontani, tigli, carpini, frassini, querce, gelsi, aceri, ciliegi, betulle e noccioli. Ma anche conifere anche esotiche tra le specie ornamentali tra cui pini, abeti, larici, cedri, criptomerie. Tra le latifoglie è possibile vedere faggi, querce rosse o americane, liriodendri, olmi siberiani, e noci del Caucaso.

Antonio Nesci

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