Categories: Economia e Finanza

Quando si diventa cattivi pagatori?

Quando si inizia a mancare con regolarità nei pagamenti delle rate, il rischio di essere classificati come cattivi pagatori diventa notevolmente elevato.

Un cattivo pagatore è un individuo che finisce per essere inserito nel Sistema di Informazioni Creditizie, noto anche come SIC. Questa categorizzazione è scomoda in quanto rende notevolmente difficile richiedere prestiti o finanziamenti.

Scoprire di essere stati etichettati come cattivi pagatori rappresenta una situazione scomoda, che può arrecare disagi sia alle istituzioni finanziarie coinvolte che agli individui interessati. Tuttavia, è importante sapere come verificare se si è stati inseriti nella lista dei cattivi pagatori. Ma come si può fare questa verifica?

Effettuare la visura cattivo pagatore

Le banche dati hanno la facoltà di archiviare segnalazioni relative agli individui etichettati come cattivi pagatori. Pertanto, è possibile verificare se si è stati inclusi in questa categoria consultando documenti specifici, con una visura.

Tale processo può essere realizzato attraverso due modalità: la prima implica la presenza fisica presso gli sportelli dell’ente di servizio competente, mentre la seconda opzione è rappresentata dall’accesso online.

La consultazione online per verificare la propria condizione di cattivo pagatore rappresenta la scelta più conveniente e pratica. Questa modalità consente di accedere facilmente e velocemente ai dati e agli archivi necessari direttamente da casa propria, offrendo un notevole vantaggio in termini di comodità e tempestività.

Diversi servizi online offrono questa possibilità, ad esempio Tutto Visure, che mette a disposizione un pacchetto specifico denominato “Visure Cattivo Pagatore.” Attraverso l’utilizzo di questo servizio, è possibile tenere sotto controllo il proprio storico creditizio e ottenere dettagliate informazioni personali, particolarmente utili quando si pianifica di richiedere un prestito o un finanziamento.

È fondamentale ricordare che, trattandosi di dati sensibili, la visura online può essere effettuata solo personalmente. Questa limitazione rispecchia le disposizioni del “Codice di deontologia e buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in materia di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti,” che è in vigore dal 2005.

Segnalazione cattivo pagatore, cosa fare:

Se ti trovi nella spiacevole situazione di essere segnalato come cattivo pagatore, è fondamentale affrontare questa situazione in modo proattivo e risolvere il problema il prima possibile. Una delle soluzioni più efficaci per farlo è effettuare una visura, ovvero una verifica della propria posizione nella lista dei cattivi pagatori.

Una volta all’interno del servizio di visura, dovrai compilare un modulo online. In questo modulo, dovrai fornire dati essenziali che consentiranno di identificarti in modo univoco. Questi dati comprendono il tuo nome, cognome, data di nascita, indirizzo di residenza, codice fiscale, numero di carta d’identità e altre informazioni personali pertinenti.

Assicurati di inserire con precisione queste informazioni, poiché saranno utilizzate per identificare correttamente la tua posizione nei registri dei cattivi pagatori.

In tempi molto brevi, solitamente entro un massimo di due ore dall’invio della tua richiesta, riceverai un documento completo di tutte le informazioni necessarie.

La durata di una segnalazione come cattivo pagatore è una variabile che può oscillare notevolmente a seconda di diversi fattori. Questa durata dipenderà principalmente da due elementi chiave: la quantità di rate non pagate o saldate con significativi ritardi e altre circostanze specifiche del caso.

Innanzitutto, il numero di rate non pagate o pagate con ritardi considerevoli rappresenta un fattore critico. Maggiore è il numero di pagamenti persi o ritardati, maggiore sarà la probabilità che la segnalazione rimanga nei registri per un periodo più lungo.

Inoltre, è importante sottolineare che le segnalazioni presenti nei database delle banche dati sono soggette al rispetto del “Codice deontologico per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in materia di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti.” Questo codice rappresenta un insieme di regole etiche che vanno al di là delle leggi standard.

Antonio Nesci

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