Promozione dell’abitare sociale: due nuove linee di intervento a sostegno dei più fragili

Requisiti di accesso più semplici e nuove tipologie di intervento a sostegno dei cittadini in condizioni di emergenza abitativa e fragilità economica e sociale. Questo in estrema sintesi quanto prevede la revisione approvata dalla Giunta Comunale su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali e Abitative Jacopo Rosatelli del sistema di Promozione dell’Abitare Sociale (PAS), contente le linee guida della Città per fronteggiare la povertà abitativa. Tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale c’è potenziare e diversificare gli interventi in risposta alle situazioni emergenziali legate al tema casa.

Attivo dal 2021, il PAS rappresenta lo strumento di più recente introduzione ed è diretto a favorire la locazione nel privato: attraverso un’azione di intermediazione col locatore e sostegni economici a favore delle parti, nell’ambito degli interventi di Lo.C.A.Re., il sistema promuove una soluzione personalizzata che porti alla stipula di un contratto di locazione a costi calmierati per il locatario. Questo grazie all’erogazione da parte della Città di un contributo a fondo perduto per il sostegno abitativo, il cui tetto massimo non può superare l’80% del canone di affitto moltiplicato per 18 mesi, e comunque non oltre 15mila euro e il cui specifico ammontare viene quantificato caso per caso, tarandolo sull’effettiva capacità del nucleo di sostenere successivamente l’onere della locazione.

Per poter accedere al PAS i requisiti saranno ora più semplici: il nucleo familiare, già beneficiario di interventi sociali, ospite di una struttura o in condizioni di emergenza economica e abitativa, dovrà risiedere a Torino da almeno 6 mesi (a prescindere dalla cittadinanza), possedere un indicatore ISEE non superiore ai 26mila euro ed essere privo della disponibilità di un alloggio ritenuto adeguato.

Ad arricchire la possibilità di intervento si aggiunge ora il “PAS differimento” che si propone di favorire accordi con i proprietari di casa che hanno attivato lo sfratto per morosità verso i locatari, posticipandone l’esecuzione a fronte del pagamento di un contributo e dell’impegno dell’amministrazione a proporre ai nuclei sfrattati l’assegnazione, in data certa, di un alloggio sociale, con conseguente successivo rilascio dell’abitazione oggetto di procedura esecutiva.

Potranno accedervi le famiglie che abbiano presentato domanda di assegnazione di alloggio sociale e la cui situazione sia già stata valutata positivamente dalla Commissione Emergenza Abitativa. L’accordo potrà prevedere un rinvio fino ad un massimo di 18 mesi, a fronte di un contributo e del rimborso di parte della morosità maturata.

Novità più significativa è infine il “PAS IN ERP” che si rivolge a nuclei familiari già assegnatari di appartamenti di edilizia sociale che risultino in condizione di morosità e per i quali l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale o il C.I.T. (Consorzio Intercomunale Torinese) abbiano segnalato alla Città la sussistenza di un debito o richiesto il pronunciamento della decadenza dall’assegnazione per morosità colpevole. La misura punta favorire la sottoscrizione di un piano di pagamento rateale personalizzato e sostenibile per il nucleo, concordandolo con l’ente gestore a fronte del riconoscimento di un iniziale contributo.

Per accedere alla misura il nucleo assegnatario moroso dev’essere in possesso di un indicatore ISEE in corso di validità non superiore a 15mila euro o, in caso di situazioni di particolare fragilità, non superiore a 26mila.

“Il fenomeno del disagio abitativo è in crescita, soprattutto nelle grandi città – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali e Abitative Jacopo Rosatelli -. Torino non fa eccezione e in questo contesto è fondamentale l’intervento dell’amministrazione nel mettere a disposizione dei cittadini nuove misure e strumenti che vadano a loro sostegno, con un’attenzione particolare rivolta verso chi si trova in condizioni di fragilità economica e sociale”.

Le nuove misure previste dal “PAS IN ERP” e “PAS differimento” saranno finanziate con le risorse non ancora utilizzate a disposizione della misura “Promozione dell’Abitare Sociale” per un totale di oltre 750mila euro.

Antonio Nesci

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