Arrivano i primi 13 milioni per l’edilizia residenziale pubblica in Piemonte

È arrivato in Regione il via libera per stanziare il 15% delle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la riqualificazione energetica dell’edilizia residenziale pubblica (programma “Sicuro, verde e sociale”): pertanto degli 84,5 milioni stanziati ne verranno liquidati subito 12,81, che serviranno soprattutto per finanziare i progetti dei Comuni e delle Agenzie territoriali per la casa. In particolare, al Piemonte Nord andranno 2,61 milioni, al Piemonte centrale 7,15 milioni e al Piemonte sud 3,06 milioni.

La Regione ha ora assunto l’impegno finanziario con contestuale liquidazione a favore di ciascun soggetto attuatore, per ogni intervento edilizio inserito nel piano regionale approvato dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili. Si è provveduto anche all’iscrizione di ogni singolo intervento edilizio nel Registro nazionale degli aiuti di Stato, a completamento degli adempimenti amministrativi preliminari.

Fondamentali, ricorda l’assessore regionale alla Casa, sono però le tempistiche: il mancato rispetto dei termini previsti dal cronoprogramma procedurale o la mancata alimentazione dei sistemi di monitoraggio comportano la revoca del finanziamento qualora non risultino assunte obbligazioni giuridicamente vincolanti. La prossima scadenza è il 30 giugno per l’affidamento da parte della stazione appaltante della progettazione degli interventi.

Nel complesso, il piano “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” risolverà in gran parte i deficit strutturali di molte abitazioni e coinvolgerà in tutto il Piemonte 1914 alloggi. L’obiettivo è la sostenibilità ambientale: per conseguire un risparmio del 35% del consumo medio ad alloggio oggetto di intervento è richiesto un incremento minimo di 2 classi energetiche. Per questo gli interventi riguarderanno l’efficientamento energetico, la riduzione del rischio sismico, la verifica statica degli edifici e l’incremento del patrimonio edilizio.

Veder concretizzare i progetti con lo stanziamento della prima parte di risorse, commenta l’assessore, ripaga di tutti gli sforzi compiuti per un piano che costituisce una fondamentale opportunità per le Atc e i Comuni per realizzare interventi attesi da anni, dal momento che è stata una corsa contro il tempo che, peraltro, non è ancora terminata. Ma dato che bisogna fare in fretta perché le regole sono ferree e anche un solo giorno di ritardo può compromettere il finanziamento, gli uffici dell’Assessorato sono a disposizione per dirimere qualsiasi dubbio ed evitare di perdere un treno che difficilmente passerà una seconda volta.

Antonio Nesci

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