Sigillo regionale piemontese a Michele Colombino

Il Sigillo regionale 2020 è stato conferito  al fondatore e presidente dell’Associazione dei Piemontesi nel mondo, Michele Colombino, 94 anni, nel corso di una cerimonia nell’Aula di Palazzo Lascaris dove, dal 1975 al 1980, operò come consigliere regionale. Nel suo mandato da sindaco di San  Pietro Val Lemina, dal 1970 al 1975, Colombino realizzò il monumento ai piemontesi nel mondo, che rappresentò un vero e proprio “volano”, da cui partì una serie di iniziative che portarono a federare nell’Associazione dei Piemontesi nel Mondo tante associazioni di corregionali sparse nei cinque continenti, sino alla creazione del Museo Regionale dell’Emigrazione a Frossasco    

Il Sigillo rappresenta il massimo riconoscimento della Regione Piemonte per chi si è distinto attraverso attività professionali, volontarie o benefiche, ma in questo caso si tratta anche di un riconoscimento a tutti in piemontesi che, per varie ragioni, sono emigrati all’estero, senza dimenticarsi dello loro radici, ma anzi coltivandole e trasmettendole ai loro figli e nipoti.

Il Sigillo si riferisce al 2020, l’anno del cinquantesimo anniversario dell’istituzione della Regione  Piemonte, ma la situazione pandemica non aveva ancora permesso di effettuare la consegna ufficiale. «La storia di Colombino, e della rete di associazioni che ogni anno mantengono contatti con la nostra Regione, è la  dimostrazione che l’identità e l’attaccamento alla  propria  terra sono legami che possono superare anche gli oceani» sottolineò l’assessore regionale all’Emigrazione, Maurizio Marrone, nella seduta del Consiglio regionale che, il 24  novembre scorso, decise  all’unanimità di assegnare il Sigillo al Commendatore Grande Ufficiale Colombino, che l’Oceano Atlantico ha attraversato per più di  cinquanta volte, per tessere rapporti in Paesi dove ancora oggi gli emigrati parlano la lingua piemontese.

La cerimonia è avvenuta alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Assemblea regionale Stefano Allasia e dell’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone, in collegamento streaming con i rappresentanti di numerose Associazioni di Piemontesi nel mondo, dall’Argentina all’Australia: in loro rappresentanza hanno portato un accorato saluto al premiato i presidenti dell’Association des Piémontais du Pais d’Aix et de leurs Amis di Aix en Provence, Jean-Philippe Bianco, e della Fapa, la Federazione delle Associazioni Piemontesi in America Latina, Elvio Sandrone.

L’assessore Marrone, dopo aver letto il messaggio del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio (impegnato all’estero), ha affermato: «Dalle comunità piemontesi all’estero sono emersi esempi illustri che hanno brillato nello sport, nella letteratura, nella musica nel lavoro, dimostrando che l’emigrazione italiana e piemontese è una storia fatta di fatica, rispetto delle regole e integrazione conquistata senza mai dimenticare l’orgoglio della lingua, dell’identità e della tradizione. Le radici profonde non gelano».

Il presidente del Consiglio regionale Allasia ha ringraziato «Michele Colombino per avere dedicato la propria esistenza ad accrescere il legame tra la nostra Regione e i Piemontesi che si sono trasferiti altrove, assolvendo al difficile compito di mantenere viva l’appartenenza identitaria e favorire l’integrazione, attraverso la straordinaria attività dell’Associazione e del Museo dell’Emigrazione. È stato l’ispiratore di quel capillare tessuto di rappresentanze piemontesi che operano all’insegna del più appassionato e genuino volontariato, impegnate a preservare il legame tra la nostra terra e i paesi di insediamento. Opera quanto mai preziosa nel segnare il passaggio di testimone tra la prima generazione dell’emigrazione e i giovani».

La parola è poi passata al premiato, Michele Colombino: «Il conferimento del Sigillo, tramite la mia persona, per quanto la nostra Associazione ha realizzato negli anni, in collaborazione con la vasta rete mondiale del volontariato associazionistico piemontese nel mondo, assume e conferma l’impegno nel preservare e rafforzare il legame fra il Piemonte e i Piemontesi nel mondo. Continueremo pertanto in questa missione con entusiasmo e vigore, in collaborazione con la Regione Piemonte che può contare, in ogni nazione del mondo, su alfieri della piemontesità, talvolta incomprensibilmente dimenticati, ma che invece con orgoglio si sentono parte viva ed integrante della nostra terra. Ringrazio per questo inatteso riconoscimento, che estendo a tutti i collaboratori e ai piemontesi nel mondo».

Antonio Nesci

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