Il Piemonte si candida capofila dell’aerospazio in Italia

“Si chiude un cerchio di promozione del Piemonte sul fronte dell’aerospazio”: è quanto ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio al termine della visita alla Leonardo Velivoli, alla Thales Alenia Space e a alla Altec di Torino compiuta da Guido Crosetto, presidente dell’Aiad, l’Associazione delle industrie dell’aerospazio e della difesa. “Il mio obiettivo – ha dichiarato Cirio – è quello di far sì che come con l’idrogeno, campo nel quale ci siamo candidati e abbiamo vinto, anche per l’industria aerospaziale si vinca uno dei progetti bandiera del Pnrr, ovvero la futura Città dell’Aerospazio. Dobbiamo mettere in campo un’attività di lobby istituzionale in modo che tanti tifino per il Piemonte. Abbiamo già organizzato la visita del commissario europeo Breton perché parliamo di Pnrr, del ministro Colao, che è colui che ha in mano i dossier, e ora chiudiamo il cerchio con l’industria, perché questo è un progetto che deve avere la partnership del privato. E se il presidente dell’industria aerospaziale italiana dice che non c’è altra territorio italiano nel quale ci sia un concentrato di eccellenza pari a quello che offre il Piemonte, possiamo depositare all’attenzione del Governo il nostro progetto bandiera, aspirando ad ottenere un percorso privilegiato con il Piemonte capofila, il che per noi significa occupazione e ricchezza”.

“Stiamo lavorando alacremente per realizzare un’opera epocale che potrà cambiare il volto economico del Piemonte e che metterà insieme didattica, ricerca e imprese – ha aggiunto l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Tronzano – La Regione fa da regia per mettere insieme tutti i progetti legati al Pnrr con Università, Politecnico e industrie. I primi laboratori saranno pronti entro la fine dell’anno”.

Crosetto ha indicato il “modello Genova” per velocizzare i tempi necessari per realizzare il progetto della Città dell’aerospazio a Torino e farne il progetto bandiera del settore in Italia: “L’industria dell’aerospazio nel mondo nei prossimi anni avrà un incremento 400% del fatturato: in proporzione, in Piemonte gli attuali 7 miliardi diventerebbero 28 e gli occupati passerebbero da 20.000 a 80.000. Ma per farlo occorre investire, e il prerequisito è creare le condizioni per realizzare velocemente la Città dell’Aerospazio a Torino, dove già esistono molte competenze e le principali aziende del settore. Ma il tempo è elemento fondamentale per attrarre progetti internazionali. Ecco perché servirebbe anche in questo caso il ‘modello Genova’, che permetterebbe di velocizzare le procedure burocratiche e autorizzative”.

Antonio Nesci

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