I risultati in alta Valle di Susa dell’Azione C6 nell’ambito del progetto LIFE WolfAlps EU

LIFE WolfAlps EU è un progetto europeo finanziato nell’ambito del programma LIFE Natura e Biodiversità che mette in campo un partenariato internazionale di venti diversi enti e il supporto di sei co-finanziatori, tra i quali la Fondazione Capellino, primo finanziatore dopo l’Unione Europa con un budget di 600.000 euro. La principale finalità del progetto è quella di ridurre i conflitti, ovvero di migliorare la coesistenza tra lupi ed esseri umani. Nonostante i risultati del monitoraggio nazionale del lupo siano stati incoraggianti e documentino una crescita dei branchi individuati nell’arco alpino durante gli ultimi tre anni, i lupi rimangono costantemente minacciati dalla frammentazione dei loro habitat naturali, in particolare a causa di autostrade e reti ferroviarie. La mortalità causata dagli investimenti resta infatti molto alta. Grazie ad un’azione specifica (azione C6), il progetto Life WAEU si concentra in Alta Val di Susa (TO) dove il tasso di mortalità per incidente, dei lupi e delle sue specie preda, è molto alto.

L’azione condotta da Città Metropolitana di Torino, in stretta collaborazione con le APAC, ha lo scopo di migliorare la connettività ecologica e quindi di diminuire gli incidenti con la fauna selvatica. L’area dell’Alta Valsusa è una zona in cui la mortalità dei lupi è così elevata che può essere considerata una sorta di “trappola ecologica”, dovuta proprio alla problematica delle strade non protette, in quanto sia i lupi sia le potenziali prede finiscono sovente investite dalle automobili.

Prima di individuare le azioni da intraprendere per la riduzione della mortalità dei lupi nell’area in oggetto è stato creato un tavolo di lavoro dove gli Enti gestori delle infrastrutture potessero dare il loro contributo. Quindi, grazie ad una preziosa collaborazione di ANAS, SITAF ed RFI, è stato condotto uno studio per individuare i punti più critici. Dalla primavera 2021 ad oggi sono stati effettuati molti sopralluoghi per inquadrare meglio la problematica e indirizzare l’azione concreta verso soluzioni a lungo termine. Parallelamente, dando seguito all’azione D3, di monitoraggio dell’azione C6, sono state disposte alcune fototrappole presso i punti in cui si interverrà̀ al fine di comprendere, anche a posteriori, se e quanto gli interventi in progetto saranno effettivamente migliorativi.

Nei comuni di Chiomonte ed Exilles, sulla tratta della linea ferroviaria Torino-Modane, sono stati valorizzati e ripristinati sottopassi già presenti per permettere alla fauna un attraversamento in sicurezza della zona; inoltre, per impedire alla fauna di accedere alla zona dei binari, sono state posizionate reti per indirizzare gli animali ad utilizzare solo i sottopassi. L’autostrada e la ferrovia costituiscono il problema principale, invece, tra Oulx e Savoulx, dove corrono parallele Per far fronte a questa “barriera ecologica” si è orientata l’attenzione su due sottopassi presenti sotto la ferrovia e sotto l’A32, uno dei quali purtroppo impossibile da ripristinare per questioni idrogeologiche. L’altro, situato sotto l’autostrada, è stato ripulito dai sedimenti depositati dalla Doria Riparia ed è stata tagliata la vegetazione per renderlo più visibile alla fauna selvatica. In corrispondenza di uno svincolo autostradale è stata verificata la recinzione ai lati dell’autostrada e sono stati individuati due tratti da recintare per impedire agli animali di accedere alla carreggiata.
Lungo le statali 24 e 335, nei tratti maggiormente critici, verranno posizionati una cartellonistica di avviso del possibile attraversamento da parte della fauna selvatica con luci di rinforzo ecatarifrangenti blu. Inoltre è prevista l’apertura del guardrail in un punto per facilitare l’attraversamento della strada
Infine, verrà portata avanti una campagna di sensibilizzazione ed è altresì in corso l’implementazione di un’APP per smartphone che allerta l’automobilista allorquando percorre un tratto di strada particolarmente critico.

La Fondazione Capellino è un ente commerciale senza scopo di lucro avente come finalità la salvaguardia della biodiversità e la lotta al cambiamento climatico e nasce nel 2018 quando Pier Giovanni Capellino e suo fratello Lorenzo, proprietari dell’azienda di pet-food Almo Nature, decidono di donare interamente la società alla Fondazione Capellino al fine di poter finanziare, attraverso il 100% dei profitti di Almo Nature, progetti in diversi ambiti d’intervento, tra i quali quello in cui rientra LIFE WolfAlps Eu: la salvaguardia e il ripristino degli habitat naturali. Così facendo, la Fondazione Capellino ha creato un nuovo modello economico, in cui il capitale è messo a disposizione del bene collettivo anziché destinato al mero vantaggio personale.
Questo modello si chiama Reintegration Economy. Informazioni e siti web:
LIFE WolfAlps EU: https://www.lifewolfalps.eu
Fondazione Capellino: https://fondazionecapellino.org/
https://fondazionecapellino.org/it/life-wolfalps-eu
Reintegration Economy: https://fondazionecapellino.org/it/la-reintegration-economy/

Antonio Nesci

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