Ai dipendenti Ferrari un premio di competitività di 7.500 euro lordi

Ferrari Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay

Oltre 600 milioni di utile nel 2020 per la Ferrari, che sebbene in calo rispetto al 2019, è risultato sopra le attese grazie ad un quarto trimestre record con 263 milioni, +58% sul 2019. Adesso anche un’integrazione del premio per i lavoratori che a quell’utile hanno contribuito. Per i dipendenti degli stabilimenti italiani della Ferrari una buona notizia. Per il 2020 riceveranno un premio di competitività dal valore base complessivo di 7.526,14 lordi, grazie a un’integrazione di 2.100 euro lordi prevista per il mese di aprile. Il premio può essere riparametrato in base al numero di assenze, tra le quali non sono conteggiate quelle per il Covid, per una rivalutazione, secondo l’azienda, che potrà essere di un ulteriore 7% (quindi altri 500 euro) per la maggioranza dei dipendenti. La notizia del premio è stata resa nota dalla casa di Maranello ai sindacati firmatari dell’accordo sul premio di competitività.

Il riconoscimento del premio — spiega la Ferrari — si aggiunge alle importanti misure già condivise che consentono di considerare come giorni lavorativi anche quelli del periodo di sospensione dell’attività produttiva — causa Covid — dal 16 marzo al 4 maggio 2020. Durante quelle 7 settimane i dipendenti, la cui mansione era incompatibile con il lavoro a distanza -spiegano dall’azienda – hanno ricevuto regolare stipendio, senza ricorso agli ammortizzatori sociali ma con permessi retribuiti a carico dell’azienda. Non saranno considerate ai fini del calcolo dell’entità del premio neppure le assenze che, sulla base di specifiche certificazioni, risultano causate dall’evento straordinario della pandemia. Sono queste le misure che, nel loro insieme, secondo l’azienda permetteranno alla vasta maggioranza dei lavoratori di ottenere un premio maggiorato del 7%.

Nel frattempo il numero dei dipendenti continua a crescere. Nel 2021 si registra già l’inserimento di 50 nuovi addetti nello stabilimento di Maranello, dopo che i dipendenti della Ferrari, nel 2020, erano già aumentati del 6,3% a oltre 4.500 in tutto il mondo, la maggior parte in Italia. I nuovi 50 del 2021 sono da mettere in relazione al passaggio sui due turni del reparto Carrozzeria 8 cilindri previsto tra aprile e maggio.

Quanto alla sicurezza sul luogo di lavoro, nello scorso anno la Ferrari, proprio per far fronte all’epidemia, ha introdotto nel mese di aprile il programma Back on Track, con l’obiettivo di promuovere il benessere psicofisico dei dipendenti. L’azienda è stata tra le prime a offrire ai lavoratori e ai loro familiari test sierologici su base volontaria (oltre 25.000 test erogati) e la prima della regione Emilia-Romagna ad aver introdotto lo scorso novembre i tamponi rapidi (oltre 15.000 somministrazioni). Durante il 2020 la Ferrari ha erogato, nel rispetto della normativa anti-contagio, oltre 63.000 ore di formazione ai dipendenti, in gran parte da remoto, in crescita di circa l’11% rispetto alle 57.000 ore del 2019. Nonostante le difficoltà anche lo scorso anno l’azienda ha organizzato il Centro Estivo per oltre 330 figli di dipendenti, erogando 57 borse di studio per gli studenti più meritevoli.