Altre risorse per la rimozione dell’amianto in Piemonte
Approvati dalla Giunta regionale i criteri per l’assegnazione dei contributi destinati a Comuni e Agenzie territoriali per la casa per le operazioni di bonifica dei manufatti contenenti amianto. Si tratta di 800.000 euro, 300.000 mila per i Comuni e 500.000 per le Atc.
Due i bandi previsti per dare continuità al programma di risanamento del territorio piemontese. Per quanto riguarda i Comuni è previsto un contributo di importo massimo di 50.000 euro per ogni richiesta, che dovrà garantire la copertura dei costi di rimozione, trasporto e smaltimento. Si tratta di interventi di bonifica, con rimozione di coperture in cemento-amianto, su edifici di proprietà privata a seguito di ordinanze comunali cui i proprietari non hanno provveduto. Con questi fondi si intende pertanto supportare il Comune – al quale competerà l’azione di rivalsa per il recupero delle somme anticipate – a realizzare le operazioni di bonifica, a tutela della salute pubblica laddove vi sia presenza di manufatti contenenti amianto in stato di degrado per i quali non è stata realizzata la bonifica nonostante le ordinanze emesse a seguito delle verifiche di Asl e Arpa.
Invece per le Atc il contributo massimo per ogni singola richiesta sarà di 100.000 euro ed è destinato alla copertura dei costi netti di bonifica e di ripristino. Nella formazione della graduatoria saranno considerati prioritari gli interventi che riguardano manufatti non confinati e accessibili, e, tra questi, quelli contenenti amianto in matrice friabile.
“Un ulteriore passo avanti per bonificare altre aree di interesse pubblico e tutelare la salute pubblica, per noi una imprescindibile priorità”, commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati.