Casseta Popular animerà gli spazi di Barriera di Milano

circolo risorgimento Barriera di Milano

E’ un pezzo di storia di Torino e dell’Arci il Circolo Risorgimento, nato nel 1945 grazie a operai e partigiani di Barriera di Milano. Un pezzo di quel quartiere, un simbolo a Torino. Una realtà che, negli anni, in realtà non ha mai chiuso, anche se nell’ultimo periodo i “giovani” che l’avevano fondato, ormai un po’ in là con gli anni, si sono limitati a tenere aperto il centro come punto di aggregazione e incontro per gli anziani.

Ora, un matrimonio sancisce la rinascita. Casseta Popular, altro nome che non necessita di presentazioni, è una realtà Arci che esiste dal 1989. Da quell’anno fino al 2017 ha pulsato in un’altra zona simbolo della periferia torinese, Borgata Lesna, e ha organizzato anche 12 estati al Parco Le Serre di Grugliasco e una all’Orto che cura di Collegno. Nel 2017 non ha più avuto la sede. Così, la sinergia con i “ragazzi” del Risorgimento, fatta di collaborazione e incontro.

Cassetta proporrà le sue attività culturali al Circolo e si occuperà dell’accoglienza. Accanto agli anziani che già frequentano il Circolo e che vedranno così ampliarsi l’orario di apertura, arriveranno i bambini, grazie a spettacoli teatrali e letture proposte il sabato pomeriggio da gennaio 2020.

E poi una proposta culturale per adulti, con incontri, conferenze e presentazioni di libri. Il primo martedì 3 dicembre alle 19. Titolo “Ex Patria. L’identità tra migrazioni e nazionalismi”, con l’intervento di Cristian Raimo, autore di “Contro l’identità degli italiani” (Einaudi), Maurizio Pagliassotti, autore di “Ancora dodici chilometri” (Bollati Boringhieri), Fernanda Torre e Marco Ceretto del Pulmino Verde, moderati da Carlo Bordone (Il Fatto Quotidiano). Andrea Polacchi, presidente del Comitato Arci Torino, sottolinea il valore di un incontro. “L’Arci da sempre accoglie tutti e si offre come spazio di incontro, condivisione. Con questa sinergia, uno storico circolo di Torino torna a pulsare, in una zona simbolo di Torino come Barriera di Milano dove così si incontreranno bambini, adulti, anziani”.