Filtri industriali: perché sono fondamentali e tipologie

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Nel settore industriale la polvere rappresenta un rilevante problema tecnico, ambientale e produttivo: dai laboratori chimici agli impianti di lavorazione meccanica, mantenere l’aria pulita attraverso i filtri industriali è imperativo. I filtri industriali infatti sono dispositivi spesso sottovalutati, ma essenziali per il corretto funzionamento dei macchinari, oltre che per la tutela della salute dei lavoratori e per la conformità normativa in materia ambientale. In particolare, i filtri della polvere svolgono un ruolo chiave nella protezione degli impianti da accumuli pericolosi e inefficienze nascoste.

Vediamo più da vicino, insieme agli esperti di FCR Filtrazione Condizionamento Riscaldamento S.r.l., come funzionano i filtri industriali, perché fanno la differenza nei contesti produttivi e quali sono le principali soluzioni disponibili oggi per il trattamento delle polveri.

 

Filtri industriali: cosa sono e a cosa servono

I filtri industriali sono componenti fondamentali all’interno di qualunque impianto in cui l’aria, o in alcuni casi un fluido, entra in contatto con polveri, particelle o altri contaminanti. La loro funzione è molto semplice e altrettanto strategica: servono per trattenere ciò che non deve entrare nel cuore del processo produttivo. Questo significa proteggere i macchinari da guasti prematuri, garantire un ambiente di lavoro più salubre, ridurre i rischi legati all’esposizione alle polveri sottili, e infine evitare che particolati pericolosi vengano dispersi nell’ambiente.

In ambito industriale, quindi, la filtrazione è una misura di efficienza, sicurezza e sostenibilità. Dai sistemi di ventilazione ai processi di depolverazione, i filtri industriali trovano applicazione in settori diversi adattandosi a esigenze specifiche in termini di portata, granulometria delle polveri e condizioni operative.

Oggi, grazie a tecnologie sempre più evolute e a normative tecniche come la EN 779:2012 (sostituita gradualmente dalla ISO 16890), è possibile scegliere soluzioni mirate in base al livello di efficienza richiesto e al tipo di particelle da intercettare. In altre parole, non si tratta soltanto di montare un filtro, ma di scegliere un sistema di filtraggio idoneo per proteggere l’intero ciclo produttivo nel corso del tempo.

 

Filtri polvere: tipologie

Quando si parla di filtri polvere in ambito industriale è importante distinguere le diverse tecnologie disponibili, perché ogni applicazione ha esigenze specifiche. Infatti non esiste un filtro universale, la scelta è legata a fattori come la granulometria delle particelle, il flusso d’aria, la frequenza di manutenzione e il grado di purezza richiesto.

Classificazione per efficienza

  • Filtri G1–G4: filtri grossolani, adatti per trattenere particelle di grandi dimensioni come polveri visibili e fibre, sono utilizzati come prefiltri o in ambienti meno critici.
  • Filtri M5–M6: di media efficienza, sono ideali come filtri intermedi.
  • Filtri F7–F9: ad alta efficienza, sono capaci di trattenere anche le polveri più fini e sono adatti a settori con standard elevati come quello alimentare o farmaceutico.

Tipologie tecniche di filtri polvere

  • Filtri a maniche: composti da tessuti filtranti flessibili, sono ideali per grandi volumi d’aria e per polveri secche. Vantano un’ampia superficie di filtrazione e possono essere rigenerati tramite sistemi di pulizia a getto d’aria.
  • Filtri a cartuccia: compatti, modulari e semplici da sostituire, offrono un’ottima efficienza in spazi ridotti e sono spesso utilizzati in impianti centralizzati o in punti di aspirazione localizzati.
  • Filtri a tasche: realizzati con materiali sintetici o in microfibra, offrono una buona capacità di accumulo delle polveri con un’elevata superficie filtrante in volumi contenuti. Sono molto utilizzati negli impianti HVAC industriali.
  • Filtri assoluti (HEPA e ULPA): impiegati in ambienti dove la purezza dell’aria è critica – come nel settore microelettronico, ospedaliero o farmaceutico – sono in grado di trattenere oltre il 99,99% delle particelle ultrafini.
  • Filtri autopulenti e a pulizia meccanica: progettati per ambienti ad alta concentrazione di polveri, questi sistemi mantengono la loro efficienza più a lungo grazie a meccanismi di rigenerazione automatica (aria compressa o vibrazione), riducendo i costi di manutenzione e di fermo impianto.

Scegliere il giusto sistema di filtrazione significa proteggere gli impianti, ridurre i costi di manutenzione e contribuire a creare ambienti di lavoro più sani ed efficienti. Ma per farlo in modo efficace è fondamentale affidarsi a partner tecnici qualificati, capaci di analizzare le reali esigenze aziendali e proporre soluzioni su misura.

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