I familiari di Davide e Massimiliano Mirabello chiedono giustizia

Davide e Massimo Mirabello

Chiedono giustizia i familiari di Davide e Massimiliano Mirabello, barbaramente uccisi a Dolianova lo scorso febbraio. La giustizia procede per arrivare a fare chiarezza sui fatti e arrivare ad una giusta pena per i responsabili della morte dei fratelli Mirabello. Dinanzi al Gip del Tribunale di Cagliari Giuseppe Pintori si è svolta infatti la prima udienza per incidente probatorio nell’indagine per l’omicidio dei fratelli di San Gregorio d’Ippona, usciti di casa fare più ritorno.

L’avvocato Gianfranco Piscitelli, che assiste le sorelle dei due fratelli assassinati, ha riferito che “il perito, l’ingegner Andrea Cappai, è stato incaricato in particolare di estrarre dal telefonino del cognato delle vittime una immagine inviata allo stesso da una delle vittime raffigurante il coltello che, uno degli indagati, Stefano Mura, gli aveva regalato. Questo coltello di cui alla foto nel messaggio, sarebbe diverso da quello consegnato, a distanza di giorni dal duplice omicidio, dallo stesso Mura ai Carabinieri dicendo di averlo trovato insanguinato in un cespuglio sul luogo del delitto”.

Presente in aula uno degli indagati per il duplice omicidio, Michael Marras, gli avvocati delle difese Gianfranco Trullu, Doriana Perra, Fabrizio Rubiu e Michela Pusceddu in sostituzione degli avvocati Rovelli e Monni, il pm, il dottor Gaetano Porcu e, per le parti offese, l’avvocato Gianfrancesco Piscitelli che rappresenta la sorella delle vittime Caterina Mirabello e da oggi, anche la sorella maggiore Eleonora Mirabello, subentrando al precedente difensore avvocato Salvatore Sorbilli del foro di Vibo Valentia. “Il perito ha chiesto solo 15 giorni per espletare l’incarico” ha concluso Piscitelli. Pertanto il gip ha fissato la prossima udienza per il prossimo 23 ottobre.