La mountain bike, una bicicletta per tutti gli scopi
Col passare del tempo, la mountain bike è diventata un vero e proprio cult. Parliamo di una bicicletta utilizzata da tutti, indipendentemente dalla destinazione d’uso di questo mezzo tanto accattivante quanto comodo. La mountain bike è una bici strutturata per muoversi agevolmente anche fuori dalle strade asfaltate; in genere si distingue dalle altre biciclette per il telaio più spesso e per le gomme più larghe, oltre che tassellate. I materiali più utilizzati per il telaio sono l’alluminio, il carbonio e l’acciaio: la differenza principale sta nel peso, essendo il carbonio molto più leggero dell’alluminio. Ciò, naturalmente, incide sui costi. Ma perché la mountain bike ha riscosso tanto successo?
Acquistare una bicicletta online: perché conviene?
Una delle domande più frequenti poste dai neofiti sui vari forum di settore è: conviene davvero acquistare una bici sul web? La risposta è sì e i motivi sono più d’uno. Il primo riguarda la possibilità di scegliere tra un’infinità di modelli diversi, a prezzi più bassi di quelli dei negozi fisici. I siti e-commerce più noti e importanti acquistano migliaia di pezzi per volta direttamente dai produttori e ciò consente loro di fissare prezzi nettamente più bassi di quelli dei negozi fisici, i quali hanno un bacino d’utenza limitato. Inoltre, i siti online garantiscono un servizio di assistenza pre e post vendita presente e scrupoloso, raggiungibile tramite telefono, mail e live chat. A tutto ciò, BikeOnline.com aggiunge anche un servizio di consulenza gratuito, teso ad individuare la bicicletta e gli accessori più utili in base ai propri obiettivi, al livello di allenamento e all’uso che se ne vuol fare. Acquistare su internet non significa comprare a scatola chiusa: BikeOnline offre un’ampia scelta di mountain bikes di ultima generazione con tanto di recensioni, feedback e dettagli. Il sito riporta informazioni utili circa i brand, le tipologie di freni, i vantaggi e gli svantaggi legati alle dimensioni delle ruote e tanto altro ancora.
Andare in bicicletta è un vero toccasana!
Andare in bici fa bene e rende felici. Non si tratta di uno spot pubblicitario destinato a convincere i reticenti ad acquistare una bicicletta nuova di zecca, ma del risultato di molteplici ricerche scientifiche. Ma quali sono le ragioni per cui andare in bicicletta può rivelarsi un toccasana? Innanzitutto, perché fa bene al cuore. Se praticato con regolarità, questo sport rafforza il sistema cardiocircolatorio, diminuisce la pressione arteriosa e consente di abbattere i livelli di colesterolo nel sangue. Andare in bicicletta giova anche ai muscoli. La pedalata, infatti, allena tutti i gruppi muscolari delle gambe e in qualche modo coinvolge anche l’area addominale e quella lombare, le spalle, le braccia e il collo. Inoltre, regolarizza la respirazione migliorando l’efficienza degli alveoli polmonari. Di conseguenza, i livelli di energia aumentano, riducendo la sensazione di affaticamento. La bicicletta, come molti altri sport, accelera il metabolismo e aiuta a togliere i chili di troppo. Pedalare per un’ora consente di bruciare fino a 500 kcal! E non finisce qui, perché il ciclismo stimola la produzione di endorfine, migliorando l’umore e la salute mentale. A quanto detto si unisce il fatto che la bici, più di ogni altro mezzo di trasporto, offre un grande senso di libertà. In sella a una mountain bike è possibile andare ovunque, girare per la città e per le campagne, ma soprattutto fermarsi dove si vuole, indipendentemente dalla presenza o meno di parcheggi e aree di sosta. Infine, se tutti andassero al lavoro e a scuola in bici, riusciremmo a ridurre in maniera sensibile l’inquinamento atmosferico.
Una bicicletta per la montagna e per la città
La mountain bike nasce ufficialmente verso la fine degli anni ’70. A realizzare il primo prototipo fu il californiano JoeBreeze nel 1978. La bicicletta costruita da Joe non era altro che un riadattamento delle bici utilizzate durante le gare di discesa su strade e sentieri forestali. Queste ultime erano dette “clunker”, che letteralmente vuol dire “catorcio”. Qualche anno dopo, Tom Ritchey, Charlie Kelly e Gary Fisher fondarono un’associazione chiamata “MountainBikes”, le cui gare potevano essere disputate soltanto a bordo di una mountain bike. Agli inizi degli anni ’80, l’industria ciclistica cominciò a produrre su larga scala le mountain bike: nonostante si trattasse ancora di biciclette da corsa dotate di un telaio più robusto, di un manubrio dritto e di gomme più larghe, queste ebbero grande successo e le vendite aumentarono rapidamente. Tra gli anni ’90 e il primo decennio del 2000, le mountain bike si sono affermate in maniera decisa e con esse sono cresciute tutte le gare sportive collegate. Grazie a tanto successo, un forte sviluppo tecnologico ha finito per investire l’intero settore, rendendo possibili attività che una volta non erano neanche pensabili. La maggior parte della popolazione, tuttavia, non pratica alcuna attività sportiva collegata al mountain biking, ma predilige queste biciclette per la loro versatilità, per la comodità e per la straordinaria robustezza dei vari componenti, che le rende perfette sia per la città che per lo sterrato. Oggi, le mountain bike vengono impiegate dagli appassionati di free ride durante le sessioni d’allenamento, dagli studenti per raggiungere scuole e università e da tutti coloro che desiderano muoversi in città senza correre il rischio di restare imbottigliati nel traffico.