La Sala Rossa chiede interventi per garantire la pace nell’Artsakh

Artsakh

Il Consiglio comunale ha approvato con 19 voti e 7 astensioni un documento presentato da Cinzia Carlevaris (M5S) con emendamenti di Silvio Magliano (Moderati), sulla situazione dell’Artsakh (nota anche come Nagorno – Karabakh), regione transcaucasica di lingua armena oggi nel territorio dell’Azerbaigian, al centro di forti tensioni tra quest’ultimo – appoggiato dalla Turchia – e la confinante Armenia. Tensioni che hanno anche dato luogo, in più occasioni ed ancora di recente, a violenti scontri armati, con numerose vittime anche tra la popolazione civile e con pesanti distruzioni inflitte a varie città e villaggi dell’Artsakh.

La Sala Rossa, con questo ordine del giorno, chiede al governo italiano di sollecitare le Istituzioni europee e internazionali, così come le organizzazioni umanitarie e di peace building, impegnate ora nella stabilizzazione e ricostruzione della regione, a perseguire una strategia globale di assistenza allo sviluppo a lungo termine, attraverso la costruzione di interdipendenze positive tra le diverse etnie della regione.

Si chiede inoltre di avviare le opportune interlocuzioni con le Autorità internazionali per sostenere il format della Co-presidenza del Gruppo di Minsk all’OSCE, affinché si giunga a una soluzione del conflitto attraverso la definizione dello status finale dell’Artsakh, il riconoscimento dei diritti del popolo dell’Artsakh e la garanzia di una adesione effettiva ai valori della democrazia, quali strumenti per garantire una pace stabile e duratura.

Il Consiglio, inoltre, chiede che la ricostruzione postbellica venga orientata al superamento delle barriere esistenti, tramite lo sviluppo di reti infrastrutturali, produttive, commerciali e sociali interetniche, favorendo la creazione di legami positivi tra le diverse comunità nazionali in una prospettiva a lungo termine, volta a scongiurare conflitti armati futuri. E questo, qualunque sia la forma istituzionale che assumeranno in futuro i territori contesi. Inoltre, si ribadisce la necessità di promuovere la cessazione, da parte dei Paesi coinvolti, di ogni propaganda volta ad esacerbare le tensioni etniche nella regione.

Il Consiglio ha poi respinto con 18 voti contrari, 6 a favore e 5 astensioni, un ordine del giorno di Silvio Magliano che sosteneva il riconoscimento dell’Artsakh come repubblica indipendente.