Malaria in Africa: si all’uso di massa del vaccino sui bambini

medicine - ph regione piemonte

L’OMS ha raccomandato un uso diffuso nei bambini dell’Africa subsahariana e di altre regioni a rischio dell’unico vaccino anti malaria ad oggi approvato ovvero l’RTS,S/AS01. Il Mosquirix è stato sviluppato dall’azienda britannica GlaxoSmithKline nel 1987.

La decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità poggia sui risultati di una ricerca tra Ghana, Kenya e Malawi su un campione di 800 mila bambini. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha parlato di un “momento storico”. Il direttore regionale per l’Africa dell’Oms, Matshidiso Moeti, ha detto che si tratta di uno “spiraglio di speranza per il Continente, che regge sulle sue spalle il peso maggiore della malattia”. L’Africa registrava nel 2019 il 94% di tutti i casi e le vittime di malaria.

La malaria è una forma di malattia febbrile acuta che si presenta con sintomi come febbre, mal di testa e brividi. Viene trasmessa dalle punture di zanzare anofele e può portare anche al decesso in 24 ore se non viene trattata adeguatamente. Il gruppo più vulnerabile alla malattia sono i bambini sotto i 5 anni di età, con un’incidenza 67% su tutti i decessi registrati dall’Oms nel 2019: l’equivalente di una strage di 274 mila nell’arco di un anno. Tra le altre categorie fragili ci sono le donne incinta e le persone sieropositive.

Il Mosquirix agisce contro P. falciparum, uno dei parassiti più letali fra i cinque che causano la malaria. Il vaccino non offre livelli di protezione elevatissimi, se si considera che il tasso di efficacia si aggira sul 30%, richiede quattro dosi e previene “solo” 4 casi di malaria su 10 in un periodo di quattro anni. Ma può comunque diventare un’arma decisiva. “È un vaccino imperfetto, ma può comunque salvare centinaia di migliaia di vittime” ha dichiarato all’agenzia di stampa Associated Press Julian Rayner, direttore del Cambridge Institute for Medical Research.