Marsupio ergonomico: quali sono i migliori e quale scegliere

La scelta del marsupio in cui portare il tuo bambino ti pone davanti ad una serie di interrogativi che possono avere risposta solo consultando le informazioni che circolano in merito, facendone l’opportuna selezione e assumendo tutti gli elementi utili per fare la tua scelta in maniera consapevole.

Marsupi ergonomici, le caratteristiche essenziali

Indubbiamente, gli elementi ai quali prestare attenzione nella scelta del marsupio sono:

  • sostegno perfetto del bambino, senza rischi per la sua postura e la sua respirazione, ergo per la sua salute;
  • comodità nel trasporto per chi sostiene il marsupio: è necessario che venga avvertito esclusivamente il peso del bambino senza quello del sostegno marsupiale che deve quindi essere leggero ma al contempo solido e sicuro;
  • struttura intelligente: senza cinghie e fibbie ingombranti o scomode da applicare o, ancora peggio, che costringano il portatore a richiedere l’aiuto di un’altra persona per indossarlo.

Tutte queste caratteristiche sono quelle che si cercano in un marsupio che sia realmente ergonomico, nella vera accezione del termine: uno strumento che si adatti al corpo umano conferendo allo stesso il benessere di cui ha realmente bisogno in termini medici, psicologici e fisiologici.

La salute dei bambini è importante e, insieme a questa, lo è anche la struttura del loro corpo, continuamente in evoluzione nei primi anni di vita. Infatti, ci troviamo davanti ad un corpo che cambia a vista d’occhio e che, pertanto, ha bisogno di un sistema di sostegno che non crei traumi nel percorso evolutivo ma che tenda ad adattarsi allo stesso.

Come è fatto un marsupio ergonomico?

Un marsupio ergonomico è tale quando presenta un pannello di stoffa dedicato alla seduta del bambino, un fascione ventrale imbottito richiudibile attraverso una fibbia a scatto e due spallacci imbottiti anch’essi collegati tramite fibbia a scatto e che possono essere regolati.

Questi marsupi hanno l’importante caratteristica di scaricare il peso del bambino sulle spalle ma anche sui fianchi di chi lo porta, di modo da non gravare su di un’unica destinazione di peso, soprattutto quando il portato inizia a crescere e, dunque, ad avere un peso maggiore (fino a 20 kg).

Per quel che riguarda la sicurezza e la comodità del bambino, un buon marsupio ergonomico consente al peso dello stesso di distribuirsi equamente sui punti di appoggio fisiologici e, ad esempio, a non gravare sui genitali, rischiando di causare un danno non di poco conto, soprattutto per i maschietti.

Il bambino deve tenere la cosiddetta “posizione a M” o “a ranocchietta” ovvero con le ginocchia più alte rispetto al sederino e le anche ben divaricate, per prevenire la displasia dell’anca.

Molto gettonati, oggi, sono i marsupi fronte strada. Proposti da vari brand presenti sul mercato, questi marsupi non sembrerebbero essere la soluzione ideale da adottare e soprattutto non possono essere definiti “ergonomici”, innanzitutto perché non consentono all’infante di avere una posizione salutare. Questi marsupi, infatti, lasciano il bambino con le gambe a penzoloni e non garantiscono la posizione ad M, scaricando tutto il peso sui genitali che divengono così punto d’appoggio.

Scegliere il marsupio che si adatta alle tue esigenze e a quelle del tuo bambino non è di certo una cosa che si può fare con la stessa facilità con cui si compra un vestitino o un giocattolo. Seguire le semplici regole di cui abbiamo appena parlato può essere, però, un buon punto di inizio!