Milano turistica tra arcivescovi, nobili decaduti e operai colorati

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Milano è una città poliedrica, piena di anime nascoste: per scoprirla in tutta la sua completezza ci vuole tempo e, soprattutto, il desiderio di uscire da una logica di turismo di massa. Tale spirito è necessario per andare a ricercarne i particolarismi attraverso percorsi alternativi: a piedi oppure attraverso un Milan bike tour. Un turismo lento per visitare angoli nascosti, a cavallo di una bicicletta: un modo completamente alternativo di godere di questa splendida metropoli. Oggi ci dedicheremo alla sua anima “nobile” e colorata attraverso la scoperta di 3 curiose attrazioni.

Entriamo nella “casa” dell’arcivescovo di Milano

Il Palazzo Arcivescovile si trova in Piazza Fontana, 2 ha origini Cinquecentesche e il suo rifacimento risale al ‘700, grazie all’intervento dell’architetto Giuseppe Piermarini. Si tratta di uno dei palazzi più antichi di Milano: una città ricca di storia ad ogni angolo che continua a sorprendere passo dopo passo.

L’edificio, situato in una zona che, in epoca longobarda era conosciuta come “rauda” (letteralmente:”terra da bonificare“), oggi è la residenza ufficiale dell’arcivescovo di Milano. Tra le ragioni principali della visita del sito ci sono il portale manierista del Tibaldi e il Cortile della Canonica che, con il doppio ordine di archi a tutto sesto in bugnato, è il classico esempio di un’architettura spoglia tipica del periodo controriformista. Ma non solo: c’è una colonna votiva (detta “Colonna del Verziere”) , eretta come segno di riconoscenza per la fine della peste, su cui è stata posta una statua di Cristo.

Visitando l’interno dell’edificio si rimane affascinati dalla Libreria dell’Arcivescovado, dove si possono acquistare tomi sia di stampo religioso, che letterario. Inoltre scegliendo i percorsi interni si resta affascinati dalle opere di Tintoretto, Guido Reni, Cerano e molti altri artisti.

Giardini della Guastalla: un parco tanto piccolo, quanto antico

I Giardini della Guastalla sono uno dei parchi più belli che vedrai a Milano. Si affacciano sull’Università Statale e fiancheggiano l’Ospedale Maggiore. Sono relativamente poco estesi, circa 12.000 mq complessivamente, ma hanno una storia molto antica. Il collegio della Guastalla venne fondato nel 1555 da Paola Lodovica Torelli, contessa di Guastalla.

Il suo progetto era quello di fornire un’adeguata istruzione a “fanciulle nobili ma decadute” che, senza una dote, avevano un destino apparentemente segnato. Il parco, aperto al pubblico il 10 agosto 1939, vanta al suo interno numerose attrazioni interessanti: classici esempi sono una vasca peschiera seicentesca in stile barocco e un’edicola dello stesso periodo con all’interno un insieme di statue in terracotta policroma della Maddalena penitente, confortata da angeli e un tempietto neoclassico del Cagnola.

I Giardini della Guastalla vantano anche un’area giochi per i più piccoli e delle zone recintate per gli animali: un posto perfetto per passare qualche ora di relax, magari prendendoti del tempo per una visita più approfondita, un picnic o anche solo una passeggiata in buona compagnia.

Trovare Burano dentro Milano: il villaggio operaio in Via Lincoln

A Milano ci sono tante zone popolate da splendide casette con facciate di diversi colori, ma il villaggio operaio in Via Licoln ha una storia particolare che rende l’intero quartiere unico nel suo genere.

Nasce nel 1889 quando un gruppo di amici decide di dare via ad un progetto, il “quartiere giardino”, che sognava di creare una zona urbana tranquilla e caratteristica a prezzi accessibili anche per le fasce della popolazione meno ricche. Oggi non è più così, anche se rimane un angolo silenzioso nel cuore della frenetica metropoli lombarda. La Burano di Via Lincoln merita una visita: una pedalata per appagare gli occhi con la sua equilibrata multicromaticità, uno spazio per riprendere fiato dal caos cittadino e ricaricare le energie con la tranquillità che solo questo angolo nascosto sa infondere.

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