Piazza Castello si conferma cuore storico e politico della città
E’ la seconda piazza della città ma questo è da sempre il cuore storico e politico di Torino. E’ e rimane, infatti, un punto nevralgoco per le vicende di cui fu teatro e per gli ampliamenti urbanistici che da qui partirono, con l’apertura delle odierne via Roma, via Po e via Pietro Micca.
La storia di Piazza Castello inizia nella seconda metà del trecento. All’epoca i principi di Savoia-Acaia decidono di demolire gli isolati adiacenti al Castello e le mura della città, creando un’area di rappresentanza usata per eventi dinastici. Lo spazio diventa piazza solo a partire dalla fine del XVI secolo con gli interventi degli architetti Ascanio Vittozzi (1587), che sistemarono l’ala occidentale con edifici a portici, Amedeo di Castellamonte e Filippo Juvarra. Quest’ultimo realizzò sul lato ovest della piazza la facciata monumentale giustapposta al castello (1718-1721) ed il padiglione delle ostensioni della Sindone, smantellato in età napoleonica e sostituito dalla cancellata di Pelagio Palagi, posta davanti a palazzo Reale (detta dei Dioscuri, 1835-1842).
Al centro sorge palazzo Madama, l’antico castello da cui la piazza prende il nome, circondato da tre monumenti. Davanti alla facciata quello dedicato all’Alfiere dell’Esercito sardo (opera di Vincenzo Vela, 1857-1859), a sud quello ai Cavalieri d’Italia (Pietro Canonica, 1923) e ad est quello a Emanuele Filiberto duca d’Aosta (1937, su disegno di Eugenio Baroni).