Plastic tax rinviata nel 2022: beneficio per aziende e consumatori

plastica - ph pixabay

“La plastic tax avrebbe colpito ancora più le nostre aziende alimentari, già provate. Come abbiamo sempre sostenuto, questa tassa per noi è dannosa e dovrebbe essere abolita del tutto. Tuttavia tiriamo sospiro di sollievo: bene questo rinvio. È il momento della ripartenza e siamo contenti che il governo ci aiuti in questa situazione così delicata”. Ad affermarlo è Ivano Vacondi, presidente di Federalimentare, che la bozza del decreto Sostegni bis preveda il rinvio al 1° gennaio 2022 della plastic tax, che sarebbe dovuta entrare in vigore il 1 luglio 2021.

Tutta la filiera agroalimentare è soddisfatta del rinvio. “La Plastic tax colpisce 2/3 della spesa a tavola in cibi e bevande delle famiglie e rischia di penalizzare a cascata l’intera filiera», ha detto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. È nel settore agroalimentare, infatti, che si concentra il 76% degli imballaggi in plastica. E con la plastic tax – ha precisato la Coldiretti – esiste il rischio che il costo venga scaricato sugli anelli più deboli della filiera: da una parte sugli agricoltori, ai quali verrà chiesto di ridurre ulteriormente i margini di reddito, e dall’altra la tassa andrà a colpire i consumatori finali”.