Climate Social Camp: Torino centro del movimento ambientalista per cinque giorni

Sardo e Cavallaro FFT - ph comune di Torino

Dal 25 al 29 luglio, Torino sarà il quartier generale di una delle principali componenti del movimento ambientalista internazionale, quel Friday For Future (FFF) ispirato inizialmente dalle solitarie proteste di una liceale svedese, l’allora sconosciuta Greta Thunberg, e dimostratosi poi capace di realizzare manifestazioni di massa, anche sotto la Mole. FFF ha dato voce e visibilità ai timori, purtroppo ben fondati, nutriti dalle giovani generazioni a fronte di un cambiamento climatico che, in prospettiva, pone pesanti ipoteche sul loro futuro, prospettando con l’aumento delle temperature medie fenomeni desertificazioni e parallelamente inondazioni, andamenti stagionali fuori da ogni schema ciclico. Un po’ come tutti stiamo iniziando ad avvertire nella nostra esperienza quotidiana. Il tutto con ripercussioni disastrose in termini sul piano economico e sociali, oltre che ovviamente ambientale. Un cambiamento climatico, come ormai tendono a dimostrare gli studi in merito, indotto dalle emissioni di CO2 legate alle attività umane, dalla produzione alla mobilità, fino alle abitudini quotidiane. E la comunità internazionale, denunciano FFF e il movimento ambientalista, stenta ad affrontare il problema, che richiede un graduale ma non per questo meno rapido cambio di rotta nei modelli di sviluppo.

Dopo il meeting internazionale di Lausanne (2019) e i due anni di interruzione imposti dalla pandemia, le ragazze e i ragazzi di FFF rilanciano proprio a Torino l’iniziativa del Climate Social Camp, con delegazioni provenienti a tutta Europa ma anche da altri continenti. Le iniziative, tra conferenze pubbliche, workshop formativi e momenti di svago e spettacolo, si terranno fra il Parco Colletta, allestito a campeggio per le delegazioni provenienti da fuori città, e il Campus Einaudi. Dibattiti e workshop vedranno la partecipazione di enti e organizzazioni come Università e Politecnico di Torino, CNR, Greenpeace, SOS Mediterranée, ARCI, Slow Food, Extinction Rebellion, LegAmbiente, oltre che di attivisti dei gruppi FFF da Asia e Africa. Per saperne di più, http://www.climatesocialcamp.com

Laura Cavallaro e Luca Sardo, a nome del gruppo torinese di FFF, hanno presentato il Climate Social Camp del 25-29 luglio ai consiglieri e consigliere della commissione Ambiente. L’incontro è stato anche occasione per una breve riflessione, al di là del generale apprezzamento verso l’iniziativa e l’impegno dimostrato d FFF, sulla necessità di accelerare la transizione energetica e su quanto le sole fonti rinnovabili come eolico, solare, idroelettrico o geotermico possano o meno consentire una produzione di energia tale da compensare l’abbandono dei combustibili fossili. Nel corso della riflessione comune in commissione, non sono mancati gli echi del dibattito aperto a livello internazionale, anche dopo il pronunciamento in questo senso da parte della Commissione Europea, sul ruolo della fissione nucleare e del gas naturale e sulla loro inclusione nel novero delle fonti energetiche sostenibili. Nel corso della riunione, oltre al presidente Claudio Cerrato, hanno preso la parola i consiglieri Crosetto, Viale, Borasi, Tosto, Garione.