Dagli eventi sportivi in Piemonte ricadute sull’economia 7,5 volte maggiori dell’investimento

Il presidente Alberto Cirio positivo al coronavirus

Puntare sugli eventi sportivi è stata per la Regione Piemonte una mossa vincente: i 6,5 milioni di euro investiti nel 2022 hanno generato ricadute sul territorio per 49,19 milioni, cioè 7,5 volte maggiori. La vittoria del titolo di “Regione Europea dello Sport” conferito da ACES Europe, oltre alla componente di visibilità internazionale strettamente connessa, ha funzionato da molla propulsiva per promuovere una campagna di finanziamenti senza precedenti di competizioni agonistiche grandi, medie e piccole.

Un risultato che il presidente Alberto Cirio e l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca, nel corso della presentazione di uno studio di Ires svoltasi nel grattacielo della Regione, hanno sostenuto che “consolida quella che era un’intuizione e rende lampante il successo di una strategia che ha scommesso fin da subito nello sport a 360 gradi, indipendentemente dal fatto che si declinasse in eventi grandi, piccoli o di base. Oggi possiamo dirlo con certezza e possiamo anche aggiungere che non solo i grandi eventi generano ricadute eccezionali, ma che anche quelli più piccoli, che richiedono investimenti minori, sono veri e propri moltiplicatori di ricadute. Il trend di investimenti nel settore sportivo è in costante crescita, come appare evidente dagli stanziamenti effettuati nell’ultimo triennio e dalla considerevole cifra impegnata per il bando impiantistica del 2022, e come istituzione abbiamo intenzione di proseguire su questa strada”.

Per capire quale sia stato l’effetto di questo impegno straordinario la Regione Piemonte, per la prima volta, ha deciso di commissionare ad Ires Piemonte uno studio scientifico che andasse a fotografare le ricadute economiche generate dai grandi eventi e da quelli di dimensioni medie e piccole. Una cartina di tornasole utile per monitorare ciò che è stato fatto ma anche per orientarsi in futuro prossimo.

Partendo dai dati generali: nel 2022 la Regione Piemonte ha finanziato complessivamente eventi per 6,5 milioni di euro. A livello aggregato e non divisi per dimensioni hanno generato ricadute sul territorio per 49,19 milioni di euro. L’investimento regionale, il finanziamento pubblico a cui si è affiancato un finanziamento privato di 10,3 milioni, ha portato a ricadute complessive pari a 7,5 volte la cifra di partenza. Ogni euro pubblico stanziato ha prodotto, quindi, 7,5 euro.

I 12 grandi eventi promossi dalla Regione hanno visto un finanziamento pubblico pari a 2,37 milioni di euro (per una spesa totale di 6,2 milioni, se si sommano i soldi dei privati e di altri enti pubblici) ed hanno portato a ricadute economiche quantificabili in 29,1 milioni di euro, cioè a una cifra 12 volte più grande del contributo regionale.

I 145 eventi di 40 federazioni sportive sono costati complessivamente 8,8 milioni di euro a fronte di un finanziamento regionale di 3,37 milioni. Le ricadute sul territorio sono state quantificate da Ires in 16,7 milioni, cifra 5 volte superiore al contributo regionale.

I 277 eventi degli enti di promozione sportiva (12 quelli coinvolti) hanno ricevuto un contributo regionale di 600.000 euro (complessivamente sono costati 1,28 milioni di euro) e hanno prodotto ricadute per 2,43 milioni, pari a 2 volte la spesa complessiva e a 4 volte l’investimento regionale.

I 20 eventi sportivi organizzati dai Comuni sono stati finanziati dalla Regione per 178.000 euro (la spesa totale sostenuta per organizzarli ammonta a 461.000) ed hanno prodotto ricadute per 870.000 euro.

Gli investimenti della Regione Piemonte: uno storico in crescita

Nel triennio 2020-2021-2022 gli investimenti sportivi della Regione Piemonte sono andati crescendo costantemente. Se nel 2020, anno centrale dell’emergenza Covid, lo stanziamento per i bandi degli eventi è stato di 1.263.240 euro, l’anno successivo la cifra è passata a 3.437.628 euro. Il 2022, anno del Piemonte “Regione Europea dello Sport”, i bandi hanno totalizzato la cifra record di 7.359.262 euro.

Anche per quanto riguarda il numero di domande finanziate per i bandi dell’impiantistica sportiva la tendenza, rispetto all’ultimo decennio, è in netta crescita: se nel 2016 erano state finanziate 46 richieste per uno stanziamento di 900.000 euro e nel 2018 65 per 2.221.840 euro, nel 2022 sono state finanziate 155 domande per un ammontare di 4.565.000 euro. Per quanto riguarda il sistema neve, nel 2022 la Regione ha erogato contributi per 11.733.000 euro.

“Gli eventi sportivi e la pratica dello sport a tutti i livelli sono un volano economico importante che coinvolge settori economici diversi, da quelli più strettamente legati ai servizi turistici come ospitalità e ristorazione fino ai trasporti, le assicurazioni, il noleggio o l’acquisto di attrezzature e materiali – ha commentato Michele Rosboch, presidente di Ires Piemonte – I dati ottenuti dall’elaborazione hanno permesso di ricostruire il quadro economico complessivo, localizzare gli eventi, identificare i destinatari, la categoria della manifestazione, la tipologia di sport, la durata. Si è infine valutato l’impatto economico generato dagli eventi attraverso il calcolo delle spese dirette, indirette e indotte”.

Le abitudini sportive dei piemontesi

Il binomio sport e turismo è andato progressivamente saldandosi in modo sempre più evidente. Per l’intero corso del 2022 VisitPiemonte, oltre a fornire supporto comunicativo e logistico, ha lavorato per monitorare l’afflusso di atleti e di appassionati provenienti da tutto il mondo. Oltre a questo compito ha anche realizzato una ricerca sugli sport più amati e praticati, a livello amatoriale e non, dai piemontesi.

Gli sport preferiti tra agonisti e amatori vedono al primo posto il fitness (ginnastica-danza), al secondo l’atletica leggera, al terzo il ciclismo. Per trovare il calcio bisogna scendere al quinto gradino, mentre il tennis si trova al decimo. Tra gli sport preferiti tra i soli agonisti il podio cambia: al primo posto l’atletica leggera, al secondo il fitness e al terzo il calcio. Per quanto riguarda gli amatori, invece, il ciclismo di posiziona al secondo posto, seguito dall’atletica leggera ma preceduto dal fitness.

Il presidente del Cda di VisitPiemonte Beppe Carlevaris ha rilevato che “lo scorso anno oltre 200.000 atleti provenienti da tutto il mondo, e soprattutto da Francia, Svizzera, Germania e Spagna, hanno animato le varie competizioni: un valore anche di posizionamento turistico per il Piemonte, che si propone come meta sia per chi assiste a grandi eventi che per chi pratica le varie discipline, grazie alla passione e all’impegno di tutti coloro che hanno contribuito a far diventare questa regione un punto di riferimento internazionale. Abbiamo inoltre realizzato un sondaggio online su un campione rappresentativo di più di 5.000 piemontesi per delineare una panoramica utile alle politiche di promozione della salute, del benessere e dell’integrazione sociale. É in questo contesto che intendiamo anche avviare seminari di formazione sulla cultura della pratica sportiva e sullo sport come medicina preventiva”.