La biblioteca di Palazzo Cisterna si presenta in arabo e parla anche in inglese, francese e spagnolo
È l’arabo l’ultima lingua in ordine di tempo in cui è tradotta sul sito Internet della Città metropolitana di Torino la presentazione della Biblioteca di storia e cultura del Piemonte intitolata a Giuseppe Grosso. La lingua di Averroè segue all’inglese, al francese e allo spagnolo, idiomi nei quali è già stata tradotta una parte sostanziosa del canale web dedicato alla Biblioteca storica, che ha sede nelle sale auliche di Palazzo Cisterna, nel cuore di Torino. Ora, infatti, grazie all’opera di traduzione svolta dai bibliotecari e dai volontari del servizio civile, l’immenso patrimonio culturale della Biblioteca di Palazzo Cisterna – incunaboli, fondi, volumi digitalizzati e molto altro – è accessibile anche al pubblico straniero: oltre alla presentazione, sono già consultabili in quattro lingue le pagine web dedicate agli 11 incunaboli, alle 200 cinquecentine e alle 1.100 seicentine, nonché i 21 capitoli della sezione “Spigolando in biblioteca” e l’intera voce “Opere in digitale”, quest’ultima atta a raccogliere tutti i link alle copie digitali dei testi presenti nel catalogo della biblioteca; inoltre, è in fase di pubblicazione la traduzione delle pagine relative ai 50 archivi storici. Una strada, quella della digitalizzazione, intrapresa da tempo e con soddisfazione dalla direzione e dal personale della biblioteca, che dà quotidianamente i suoi frutti grazie allo sviluppo di un programma al cui interno, proprio in queste settimane, si sta completando l’informatizzazione delle cinquecentine e delle seicentine.