La fabbrica scelta per l’assemblaggio della Microlino 2.0 è quella di La Loggia

microlino 2.0

A settembre va in produzione la Microlino 2.0. La microcar elettrica è omologata come quadriciclo pesante, si può guidare da 16 anni con patente B1. Sarà la conclusione di un progetto avviato nel 2016, quando la svizzera Micro Mobility System, specializzata in monopattini, aveva annunciato la progettazione. La carrozzeria del mezzo è ricalcata sulla mitica Isetta, originale microvettura prodotta all’inizio, dal 1953 al ‘56, dalla Iso di Bresso (Milano) e in seguito, dal ‘55 al ‘62, dalla Bmw, su licenza. Due anni dopo entra in gioco la tedesca Artega, ma nasce subito un contenzioso con Mms, con accuse di clonazione.

Alla fine del 2019 il contenzioso si chiude. I due contendenti sono liberi di costruire entrambi il loro prototipo. Mms conferma il Microlino 2.0, la Artega annuncia la sua Karo-Isetta. A quel punto gli svizzeri si rivolgono alla Cecomp di La Loggia, provincia di Torino, fondata nel 1978 da Giovanni Forneris come carrozzeria, nel senso torinese della parola (la realizzazione del modello di stile e della carrozzeria realizzata a mano), e oggi una realtà apprezzata a livello internazionale per la realizzazione di prototipi e piccole serie. Tra i prodotti, la Bluecar, vettura elettrica impiegata dal servizio di sharing francese Autolib.

Lo scorso anno è stato perfezionato il progetto. La Microlino 2.0 è più vettura rispetto all’idea originale. Le dimensioni aumentano un po’, l’intero telaio viene riprogettato, la carreggiata posteriore viene allargata per ottenere una maggiore stabilità. Ma l’accesso è sempre dalla porta frontale come l’indimenticabile Isetta. La crescita delle dimensioni ha permesso di rivedere gli interni. L’abitalo è essenziale, ma più spazioso. Inediti i colori, i coprisedili e i cerchi.

La Microlino 2.0 sarà spinta da un motore elettrico, più potente e più efficiente. L’autonomia arriva a 200 km. Il miglioramento generale non ha fatto aumentare il prezzo base, che rimane 12 mila euro. La produzione prevista per il 2022 è di all’incirca 3 mila esemplari all’inizio, ma la Mms punta a raddoppiare già l’anno successivo. La fabbrica scelta per l’assemblaggio è quella di La Loggia (a sud di Torino), con il telaio che arriverà da Moncalieri. Già tante le prenotazioni.