La quietanza liberatoria è un documento che si compone di due parti: vediamole
Spesso si legge nei documenti il termine quietanza liberatoria. Ma di cosa si tratta? In un rapporto debito credito, quando il debitore paga quanto dovuto al creditore, in base agli accordi intercorsi, ha diritto al rilascio in suo favore della quietanza liberatoria. In sostanza è una dichiarazione con la quale il creditore libera in modo definitivo il debitore dal suo obbligo di pagamento. La quietanza liberatoria si usa nei rapporti negoziali in cui è previsto il pagamento di una somma di denaro.
Una quietanza liberatoria è un documento che si compone principalmente di due parti. Nella prima il creditore che riceve dal debitore il pagamento della somma di denaro a fronte, ad esempio, della vendita di un mobile per casa, indica i propri dati personali, ovvero nome, cognome e la titolarità dell’attività di vendita. Poi deve dichiarare di ricevere dal debitore, di cui deve indicare nome e cognome (a scopo identificativo), la somma che si riferisce ad esempio al documento fiscale relativa all’acquisto.
Nella seconda parte (che interessa il debitore), il creditore deve dichiarare che la somma ricevuta si riferisce all’acquisto, che lo stesso riceve a totale soddisfazione del credito risultante dal documento e che quindi non ha più nulla a che pretendere dal debitore Sig. ….
La semplice apposizione sul documento contabile che attesta ad esempio l’acquisto non è sufficiente e liberare il debitore dall’obbligo di pagamento. E’ necessario che il creditore usi la dicitura specifica “per quietanza” seguita dalla sua firma.
La quietanza liberatoria per somme rilevanti non sarebbe il caso sia in forma verbale. Sempre meglio chiedere il rilascio di una quietanza scritta, contenente i dati sopra indicati e la formula “per quietanza” con tanto di data del rilascio e firma del creditore.