Lunathica aspetta il sereno e guarda al futuro

Cristiano Falcomer direttore artistico di Lunathica

Era tutto pronto per presentare il programma della 19 edizione di Lunathica con tante novità: l’ingresso di nuovi comuni aderenti al Festival diffuso, compagnie internazionali in prima nazionale, nuovi partner ed enti finanziatori istituzionali e una ricca offerta di proposte che avrebbe reso ancora più completo ed emozionante trascorrere una serata sotto il cielo di Lunathica. Poi la doccia fredda che ha congelato tutto il settore dello spettacolo dal vivo e degli eventi culturali in Italia e nel mondo.

“Questa settimana avremmo dovuto raccontare le novità del 2020 nel corso di una conferenza stampa – racconta Cristiano Falcomer, fondatore e direttore artistico di Lunathica – ma l’abbiamo sospesa. Come è sospesa l’edizione 2020 del Festival che si sarebbe dovuto tenere dal 29 maggio all’11 luglio nei comuni di Ciriè, Leinì, Lanzo, Nole, Mathi, Balangero, Fiano, San Maurizio, San Francesco e Villanova. Abbiamo aspettato fino all’ultimo per prendere l’amara decisione, ma anche confrontandoci con gli amministratori con cui collaboriamo, Sindaci e Assessori delle città componenti la rete di Lunathica, è emerso inequivocabilmente che al momento non vi sono le condizioni per immaginare a giugno un’edizione del Festival. Lunathica è una manifestazione culturale che prevede aggregazione e socializzazione: il momento dello spettacolo culmina al meglio lo spirito della manifestazione che però va al di là della mera fruizione di un’opera performativa. Lunathica è voglia e piacere di stare insieme, condivisione, scambio, incontro e oggi sono proprio queste le consuetudini più penalizzate dal virus e dalle misure contenitive imposte. Dunque, potremmo immaginarci mille modi per portare in scena uno spettacolo (dalle più fantasiose che vedono il pubblico seduto in auto come nei drive-in di una volta, a quelle più tecnologiche che invitano a trasmettere spettacoli in streaming,…) ma snatureremmo la manifestazione, ne tradiremmo lo spirito, perderebbe di spontaneità e senso”. – prosegue Falcomer.

A oggi è difficile dire quando sarà riprogrammata la manifestazione, anche se nelle intenzioni degli organizzatori la speranza è che lo scenario sanitario si rassereni e che entro il 2020 si riesca comunque a prevedere una serie di date in cui proporre una versione del Festival, sia pure più ridotta o con gruppi italiani, qualora la circolazione di artisti internazionali sia compromessa da normative e decreti. “Riuscire a proporre un’edizione anche ridotta di Lunathica, magari sul finire dell’estate, sarebbe davvero prezioso per tutto lo staff e per la squadra dei volontari: sarebbe un segnale di speranza e di ottimismo, il coronamento di un lavoro che inizia nel momento in cui si spengono i riflettori dell’edizione precedente. Però se ciò sarà possibile o no dipenderà da una serie di fattori esterni appunto e da una riflessione che stiamo portando avanti quotidianamente con gli amministratori con cui collaboriamo. Se alla fine dovessimo rinunciare definitivamente – conclude Falcomer – accetteremo la cosa e sarà di stimolo per lavorare da subito a un’edizione 2021 ancora più ricca. Alle compagnie di tutto il mondo abbiamo già anticipato la possibilità che le loro partecipazioni siano rinviate di un anno. Quindi guardiamo già al futuro senza farci abbattere e mantenendo lo spirito che contraddistingue il nostro progetto. Lunathica deve essere vissuta come una festa – conclude Falcomer – ma affinché possa riuscire pienamente devono esserci la voglia di viverla fino in fondo e le condizioni ambientali per realizzarla. Nelle serate di Festival siamo abituati a guardare il cielo coperto con preoccupazione, prima delle serate a rischio pioggia, ma con ottimismo in genere poi si schiarisce e anche in condizioni non ottimali lo spettacolo va in scena ugualmente. Ora ci sentiamo un po’ nella stessa situazione: oggi la coltre di nubi è fitta, dobbiamo pazientare che il vento la porti via e tornerà a splendere la nostra luna”.

Per mantenere vivo il sapore di Lunathica sui social della manifestazione amici, volontari, spettatori e simpatizzanti sono invitati a inviare foto delle manifestazioni passate oppure brevi video ispirati a Lunathica (contenenti elementi che la richiamano come una maglietta, una cartolina, una spilla…) o ricordi che legano a questi 19 anni di festival trascorsi insieme. I video si possono pubblicare in autonomia registrandosi sul gruppo Facebook “Lunathica nel mondo”.