Quali sono i diritti del bagnante e quali sono i divieti? Ecco un piccolo ripasso

Spiaggia - ph marche turismo

L’accesso al mare è tra i principali diritti dei consumatori in spiaggia. Infatti gli stabilimenti balneari dovrebbero consentire l’accesso e transito gratuito per raggiungere la battigia, anche al fine della balneazione. Tuttavia alcuni gestori provano a fare pagare l’accesso ai bagnanti che vogliono raggiungere la riva o transitare. Ma la spiaggia è un bene pubblico, è del demanio e viene data in concessione agli stabilimenti balneari. Impedirne l’accesso o chiedere un pagamento è una violazione di legge. Si paga al lido una quota se si usufruisce dei servizi messi a disposizioni come sdraio, ombrellone, docce e cabina. La questione è disciplinata dall’articolo 11 della legge n. 217 del 2011 che prevede “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione“ e dalla legge n. 296 del 2006 stabilisce “l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione“. La battigia è la striscia di sabbia su cui l’onda va a infrangersi.

I diritti in spiaggia e quindi anche la materia dell’accesso alla battigia sono materia di Regioni e Comuni. La legge n. 296 del 27 dicembre 2006, all’art. 1 comma 254, prevede che siano le Regioni a dover “individuare un corretto equilibrio tra le aree concesse a soggetti privati e gli arenili liberamente fruibili” e a “individuare le modalità e la collocazione dei varchi necessari al fine di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione”.

Inoltre ci sono anche le ordinanze dei Comuni. Molte ordinanze prevedono il divieto di occupare con ombrelloni, sdraio o anche semplici teli mare, la fascia di 5 metri dalla battigia ed il divieto di permanenza in tale spazio, poiché deve rimanere a disposizione per i mezzi di soccorso. In questo caso il divieto vale per tutti, anche per i gestori dello stabilimento, e permane anche se si paga l’ingresso.

Uno degli errori “comuni” è lasciare l’ombrellone in spiaggia per garantirsi il posto migliore il giorno seguente. Tuttavia si tratta di un’occupazione illegale del demanio pubblico. Sulla spiaggia libera non si possono lasciare oggetti come materassini, lettini o ombrelloni per un tempo prolungato pena il sequestro degli oggetti da parte delle forze di polizia.

Potrebbero esserci divieti imposti dalla Capitaneria di Porto o dal Comune. Ad esempio non c’è una norma nazionale che regolamenti le partite in spiaggia con gli amici, ma in base alla località in cui ci si trova potrebbe esserci un divieto specifico.

In riferimento agli amici a quattro zampe non c’è una legge nazionale che regola l’accesso degli animali alle spiagge libere e alle acque demaniali. Quindi in assenza di espliciti divieti regionali, comunali o delle autorità marittime valgono le regole generali per i luoghi pubblici che prevedono che possano girare se sono tenuti al guinzaglio o se hanno la museruola.

Il titolare della concessione su una spiaggia può vietare l’accesso agli animali nel proprio stabilimento balneare o può chiedere al Comune un’autorizzazione a consentirne la presenza. Sono esclusi dalle limitazioni di accesso i cani di salvataggio e i cani guida per non vedenti.

Mangiare è un’attività consentita a patto che si rispetti l’ambiente in cui ci si trova. Non è vietato mangiare in spiaggia alcun genere di alimenti. È vietato lasciare in spiaggia oggetti di plastica come piatti che possono inquinare l’ambiente marino. E in uno stabilimento? Il titolare dello stabilimento ha una concessione che vale per lo spazio assegnatogli ma non ha un monopolio sulla ristorazione. Quindi sia che voi vogliate consumare il cibo da clienti dello stabilimento sia che siate solo di passaggio per andare alla spiaggia libera, è piena facoltà del cittadino introdurre cibo e bevande nello stabilimento, nel rispetto del decoro della spiaggia. Non si può fare un pic-nic con tavola imbandita ma non possono impedirci di portare un panino, una bibita o dei biscotti.

La legge vieta il fumo in luoghi al chiuso aperti al pubblico. Anche fumare al mare è consentito. Vi sono però numerose amministrazioni locali che stanno approvando delle leggi per vietare il fumo in spiaggia. Un’eventuale regola in tale senso deve essere segnalata attraverso cartelli e indicazioni. È invece sempre vietato abbandonare mozziconi di sigaretta in spiaggia.