Un nuovo laboratorio mobile per le emergenze ambientali in Piemonte

laboratorio arpa ph regione piemonte

Presentato nella sede Arpa di Novara il nuovo mezzo mobile dedicato al monitoraggio in corso di eventi incidentali, recentemente acquistato dall’Agenzia nell’ambito del percorso di potenziamento e ottimizzazione del servizio di risposta alle emergenze ambientali.

Si tratta di un vero e proprio laboratorio che, sfruttando a pieno le possibilità fornite dalle nuove tecnologie, è dotato di strumentazione all’avanguardia per il monitoraggio in tempo reale dei principali inquinanti emessi a seguito di grandi incendi o fughe di sostanze tossiche garantendo una capacità di risposta tempestiva ed affidabile circa gli impatti sull’ambiente.

«L’idea di realizzare questo laboratorio mobile è nata dalla sinergia di Regione Piemonte e Arpa per efficientare il sistema di pronto intervento durante una grande emergenza – ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – In pochi mesi siamo riusciti ad approntare questo mezzo, dotato di strumentazione tecnologicamente avanzata, con funzione di monitoraggio, nel caso di emergenza, ma anche di prevenzione con l’utilizzo di una piattaforma nella quale sono contenute schede informative di tutti gli impianti a rischio presenti in Piemonte. È stata poi avviata una collaborazione con i vigili del fuoco, i primi ad intervenire in caso di emergenza, che deve consolidarsi e divenire sempre più stretta per poter dare risposte il prima possibile sia ai sindaci, che devono intervenire con ordinanze, sia alla cittadinanza, durante e dopo l’emergenza».

Il laboratorio ha la possibilità di acquisire in qualunque contesto, rapidamente e simultaneamente, un’ampia gamma di inquinanti dell’aria coinvolti negli incendi (polveri fini e ultrafini, ossidi di azoto, composti solforati, composti organici volatili) e di campionare le specie di aeriformi maggiormente pericolose (polveri ultrafini, diossine, PCB, IPA, amianto). Il mezzo è destinato ad operare su tutto il Piemonte e ad effettuare campionamenti e misure di aeriformi su più giorni per permettere valutazioni che considerino anche le dinamiche evolutive dei fenomeni di inquinamento ambientale.

«È uno strumento all’avanguardia che verrà utilizzato nelle situazioni più complesse e che si affiancherà alla strumentazione da campo già in uso – ha spiegato il direttore generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero – Una modalità operativa che permette di ricostruire l’incidente e le ricadute ambientali sul territorio. La conoscenza puntuale del sito con le schede informative delle sostanze degli impianti che potenzialmente potrebbero prendere fuoco e la collaborazione con i vigili del fuoco sono elementi importanti per operare con tempestività e professionalità e dare risposte più puntuali e precise a chi opera nelle emergenze insieme all’Agenzia».