Violazione regolamenti del commercio: sanzioni amministrative accessorie più pesanti per i recidivi
Via libera dalla Giunta di Palazzo Civico a un provvedimento che – per pubblici esercizi, strutture ricettive e altre attività commerciali – definisce in modo più dettagliato criteri e modalità di applicazione e di quantificazione delle sanzioni amministrative accessorie, nello specifico la durata della sospensione dell’attività o la revoca della licenza, la cui decisione e di competenza comunale. Una delibera adottata allo scopo – come si legge nel testo – “di garantire al trasgressore una sanzione certa e conoscibile a priori e nel contempo rendere meno discrezionale l’azione dell’Amministrazione, soprattutto nei casi in cui le singole norme di riferimento non stabiliscono periodi di sospensione definiti o questi risultino essere estremamente ampi”, come nel caso del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che prevede periodi di sospensione delle attività che vanno da un giorno a tre mesi e senza ulteriori specifiche.
Questo il motivo – è evidenziato ancora nella narrativa del provvedimento – che ha reso “necessario procedere a una quantificazione dei periodi di sospensione da comminare in relazione ai diverse casi di violazione delle norme”. Tra i nuovi criteri sanzionatori introdotti, ad esempio per la sospensione della vendita al dettaglio su aree pubbliche, quello dello stop alle attività da un giorno alla seconda violazione e fino a venti giorni all’ottava violazione.