Assegnato il Premio giornalistico “Pestelli”

La nona edizione del Premio Pestelli, destinato alla migliore tesi universitaria sul giornalismo, è andata a Francesco Guidotti e al suo elaborato “Da Manchester al mondo, la lunga storia del Guardian”, che gli ha permesso di conseguire la laurea presso l’Università di Firenze. La cerimonia di premiazione si è svolta presso il Palazzo Ceriana Mayneri, sede del Circolo della stampa, nell’ambito della settimana del Premio Morrione, dedicato ai giovani che si avviano alla professione di giornalista. Nel corso della cerimonia sono state assegnate anche due menzioni speciali, a Giulia Ardino per la tesi “Maffio Maffii, direttore de Il Corriere della Sera 1927-1929” presentata all’Università di Torino e a Lorenzo Canicchio per la tesi “Il giornalismo locale che resiste alla crisi dell’informazione” discussa all’Università “La Sapienza” di Roma.

La cerimonia è stata preceduta dal convegno: “L’informazione italiana e britannica a confronto, a partire dall’esperienza del quotidiano inglese The Guardian”, dove sono intervenuti Enrico Franceschini corrispondente da Londra per La Repubblica, la documentarista Simona Carnino, Mauro Forno docente di storia contemporanea all’Università di Torino, Gualberto Ranieri già corrispondente Rai da Londra, moderati dal presidente del Centro Studi Pestelli, Giorgio Levi. Il Centro Studi è nato il 6 giugno 1968, intitolato al giornalista torinese Gino Pestelli, condirettore de La Stampa dal 1926 al 1928 e promotore del primo Ufficio stampa della Fiat, con l’obiettivo di promuovere studi e ricerche sulla storia del giornalismo e sui problemi di organizzazione e sviluppo della stampa periodica e dei nuovi media, in collaborazione con le università e gli istituti di ricerca. Raccogliendo e conservando gli archivi personali dei colleghi ha invece preso forma la biblioteca del Centro, che oggi può vantare oltre 5500 titoli e rappresenta un’operazione unica, nel suo genere, nel nostro Paese.

Alla cerimonia di premiazione è intervenuta la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo che, nel suo saluto istituzionale, ha ribadito l’importanza di mantenere alto il livello del giornalismo nostrano, ancora troppo esposto alla ricattabilità di gruppi di potere che detengono la maggior parte dei media nel nostro Paese: “Mi piace pensare che questo sia il posto giusto e i soggetti istituzionali quelli giusti per parlare di etica del lavoro e deontologia professionale – ha concluso Grippo – perché serve un giornalismo di qualità e qui possiamo chiederci come fare per raggiungere quell’obiettivo”.