Parco della Salute di Torino: la gara va avanti

Il presidente Alberto Cirio positivo al coronavirus

La gara per realizzare il Parco della Salute e della Scienza di Torino va avanti: al termine di un percorso giuridico condiviso con l’Anac, l’Autorità anticorruzione. Il commissario straordinario Marco Corsini, quale stazione appaltante, potrà aggiornare i costi dell’opera all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia. La Regione Piemonte garantisce 72 milioni di euro per coprire gli extra costi.

Il commissario provvederà quindi all’adeguamento dei dati economici di gara «individuando criteri oggettivi e neutri, desumibili da meccanismi ufficiali di rilevamento delle variazioni dei costi nei vari settori di mercato, che consentano la mera attualizzazione ad oggi dei dati economici riferiti all’epoca di indizione della gara, senza alterarne la consistenza originaria e quindi – di conseguenza – senza sottoporre le condizioni iniziali a modifica sostanziale».

Una notizia che il presidente Alberto Cirio ha accolto con grande soddisfazione: «Avevamo assicurato il massimo impegno per individuare una soluzione per proseguire con la gara lanciata nel 2019 e attualmente in corso e siamo riusciti a mantenere la promessa. Il commissario Corsini, che ringrazio, ha lavorato in questi mesi per individuare la corretta procedura che ora, al termine di un percorso condiviso con l’Anac, ci consente di andare avanti. Dopo aver sbloccato e terminato il cantiere del Grattacielo della Regione ora sblocchiamo anche quello per realizzare il Parco della Salute, due opere strategiche che sembrava impossibile vedessero una fine. Ma l’impegno paga e oggi ne è la dimostrazione».

L’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi puntualizza che «messa in sicurezza la procedura, la Regione ora è pronta a fare la sua parte per coprire gli extra costi. Prudenzialmente infatti avevamo già accantonato nei fondi dell’ex articolo 20 la cifra necessaria, per cui la copertura finanziaria di questi 72 milioni è già garantita».

Il commissario Corsini ha voluto affermare che «fin dalla mia nomina ho avviato un confronto con l’Anac, che ringrazio per la disponibilità, per verificare quali fossero i possibili margini giuridici di azione. Il dialogo è stato assiduo e molto articolato e ha portato a questo importante risultato. La procedura va avanti e, in accordo con il Ministero della Salute, le risorse sono confermate per le prossime fasi di gara: elaborazione e invio della lettera di invito, termini per presentare l’offerta e l’aggiudicazione dopo cinque mesi dalla presentazione dell’offerta da parte dei proponenti. È stato un lavoro complesso ma sono soddisfatto perché abbiamo creato le condizioni per scongiurare il rischio che la gara andasse deserta».