Più soldi e risorse umane per la sanità pubblica a Torino

L'Ospedale Valletta di via Farinelli Mirafiori ph comune Torino

Occorre difendere e rafforzare il servizio sanitario pubblico, a livello nazionale e regionale, al fine di poter garantire il diritto alla salute per tutta la cittadinanza. E per questo occorrono più risorse finanziarie, più medici e infermieri, più operatori sanitari e personale amministrativo. Lo sostiene il Consiglio comunale di Torino, che ha votato a maggioranza due documenti sull’argomento.

Il primo documento, un ordine del giorno avente come primi firmatari i consiglieri e consigliere Nadia Conticelli, Vincenzo Camarda e Pietro Tuttolomondo (PD), invita l’Amministrazione comunale a intervenire nei confronti del Governo nazionale, per chiedere che non abbia luogo l’annunciata riduzione della spesa sanitaria entro il 2025 e si mantenga l’investimento nella sanità pubblica almeno al 7% del PIL. Inoltre, si richiedono l’aumento del tetto delle assunzioni e l’adeguamento delle retribuzioni agli standard europei, garantendo i progressi di carriera: altra rivendicazione, l’incremento degli ingressi nelle Facoltà di Medicina, con l’aumento delle borse di studio per specializzandi oltre che con i corsi per MMG e infermieri.

All’esecutivo di Palazzo Civico si demanda inoltre di intervenire presso la Regione Piemonte, per rapide assunzioni di medici, infermieri, OSS, tecnici sanitari e amministrativi, superando la procedura dei gettonisti e dando come obiettivo ai direttori quello di un saldo positivo per le assunzioni di anno in anno. Parallelamente, si chiede di garantire l’abbattimento dei tempi delle liste di attesa per i cittadini nel proprio quadrante territoriale e di riportare progressivamente il Piemonte ad almeno 4 posti letto ogni 100 mila abitanti. Altro argomento affrontato dal documento, l’applicazione immediata delle direttive in materia di anticoncezionali e diritto alla salute riproduttiva e alla libera scelta delle donne, con investimenti per i Consultori, ad accesso diretto, gratuito e universale, con riapertura in tempi rapidi del consultorio di Vallette.

Infine, l’ordine del giorno approvato invita a dare corso senza indugi alla fase progettuale e attuativa dei nuovi ospedali, a partire da Città della Salute e nuovo Maria Vittoria, sciogliendo i nodi dei finanziamenti e delle risorse umane: si chiede poi che la Regione Piemonte, di concerto con la Città di Torino, dia attuazione al piano delle Case e degli Ospedali di Comunità, con personale pubblico.

Il secondo documento, presentato da Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) e Tiziana Ciampolini (TO Domani), invita a sua volta l’esecutivo di Palazzo Civico a richiedere al Governo nuovi investimenti nel Servizio sanitario nazionale, con risorse pari almeno al 7% del PIL, ì come nel 2022. Viene anche chiesto di eliminare il tetto alle assunzioni di personale nelle Aziende Sanitarie, per contrastare il crescente fenomeno delle prestazioni sanitarie occasionali (gettonisti), con adeguamento delle retribuzioni del personale sanitario ai livelli europei e con idonei avanzamenti di carriera, anche per contrastare l’esodo di personale in favore di strutture private o all’estero.

Alla luce di questo, si chiede che la Regione Piemonte assuma nuovo personale sanitario, anche al fine di garantire la concreta operatività di Case di Comunità e Ospedali di Comunità. Altre esigenze segnalate, quella di tempi certi e ragionevoli per gli esami clinici nelle strutture pubbliche di prossimità e il concorso per la formazione di nuovi medici di base

Il voto sui due documenti è stato preceduto da un ampio dibattito al quale hanno preso parte i consiglieri e consigliere Catizone e Ricca (Lega), Crosetto e De Benedictis (Fd’I), Abbruzzese e Firrao (To Bellissima), Russi (M5S), Camarda, Cioria, Crema e Tuttolomondo (PD), Viale (+Europa-Radicali), Ravinale (SE), l’assessore Rosatelli.

A una comune valutazione della centralità del servizio sanitario pubblico e della necessità di rafforzarlo in termini di risorse umane e finanziarie, hanno fatto da contraltare differenti valutazioni sulle responsabilità delle varie parti politiche – e dei governi da esse animati – nel determinarsi dell’attuale situazione di difficoltà, a livello sia nazionale che regionale.

Il documento con prima firmataria Nadia Conticelli ha avuto 25 voti a favore, 6 contrari e 2 astensioni. A favore, oltre al PD, hanno votato AD-Demos, Torino Domani, Sinistra Ecologista, Moderati, Forza Italia e Lega. Contrari, Fd’I e TO Bellissima, astenuti +Europa-Radicali e Torino Libero Pensiero.

Il secondo documento, prima firmataria Alice Ravinale, ha ricevuto 28 voti a favore (PD, AD-Demos, M5S, Lega, Sinistra Ecologista, Moderati, Forza Italia), 6 contrari (Fd’I e TO Bellissima), 2 astenuti (+Europa-Radicali e Torino Libero Pensiero).