Regione Piemonte. Conti in ordine: disavanzo e debito ridotti di oltre 2 miliardi

Il presidente Alberto Cirio positivo al coronavirus

La Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per il Piemonte, ha parificato il Rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2022: il disavanzo è sceso a 5 miliardi e 342 milioni, 238 milioni in meno rispetto al 2021, e la Regione ha pertanto recuperato tutte le quote dei disavanzi pluriennali.

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano hanno così potuto sottolineare che in quattro anni di governo è stata ridotta la zavorra che grava sul Piemonte di oltre 2 miliardi di euro, su disavanzo e debito ereditati dal passato che pesano come un gigantesco macigno sulle spalle dell’ente.

“Più investimenti, come quelli di edilizia sanitaria che passano da 11 a 524 milioni, senza nuove tasse e con un lavoro costante di riduzione del debito sono questi gli elementi principali del giudizio della Corte dei Conti, che ha promosso a pieni voti il bilancio della Regione – afferma il presidente Cirio – La Corte ha preso atto positivamente della chiusura finalmente, dopo oltre 10 anni, del cantiere del Grattacielo e del trasferimento dei 2mila dipendenti, e questo è per noi motivo di grande soddisfazione, perché i ritardi sono stati sempre oggetto di rilievi della Corte e invece oggi l’obiettivo è stato raggiunto, avviando finalmente un’operazione di razionalizzazione e risparmio che vale 18 milioni di euro all’anno di risorse dei cittadini e che la Regione attendeva da anni. Siamo anche molto soddisfatti del lavoro di risanamento dei conti: da quando ci siamo insediati abbiamo ridotto disavanzo e debito di oltre 2 miliardi di euro e proseguiamo con determinazione nell’impegno di non lasciare debiti per le generazioni future. Anche sulle liste d’attesa la Corte ha riconosciuto il grande lavoro fatto: sappiamo bene che il problema non è ancora risolto anche perché si trascina da un decennio e il Covid ha ulteriormente aggravato la situazione, ma la strada è quella giusta. Siamo quindi molto soddisfatti – conclude – del giudizio della Corte e di aver ricevuto la conferma che i conti 2022 sono in ordine e le nostre decisioni di spesa sono legittime”.

“Il nostro orgoglio più grande è di aver tenuto e tenere i conti in ordine – commenta l’assessore Tronzano – La terza parifica di fila per il bilancio di questa legislatura è un risultato importante che qualifica la bontà del lavoro svolto da questa amministrazione e dagli uffici. Ringrazio il personale per il lavoro certosino che viene svolto e che consente di avere i conti in ordine; che la struttura sia operativa e funzionale lo testimoniano i rilievi svolti ad esempio sulla gestione dei fondi comunitari, nella valorizzazione del patrimonio con i primi segnali di risparmio anche a seguito del trasferimento del personale nella nuova sede del grattacielo, nel rapporto con le partecipate”.

A proposito di patrimonio, come testimoniato dalla relazione cominciano a manifestarsi i risparmi sulle locazioni passive, che sono ancora presenti per 6 milioni nel 2022 ma destinata a scendere sotto il milione nel 2024 dopo il trasloco.

Per quanto riguarda la gestione dei fondi comunitari, il dato che emerge (ad esempio sul esr 2014-20) è che la Regione Piemonte ha un’elevata capacità di impegno pari al 111,28% con una capacità di spesa del 102,91%, molto al di sopra delle Regioni più sviluppate e con buone prospettive che possono andare anche sulle future rendicontazioni.

Particolare soddisfazione per la conferma del raggiungimento di un risultato di competenza positivo (149 milioni) e per il miglioramento rispetto al 2021 degli altri due saldi, quello dell’equilibrio di bilancio che tiene conto delle risorse vincolate (positivo per 80 milioni) e quello dell’equilibrio complessivo che tiene conto di tutte le quote accantonate e vincolate (positivo per 53,8 milioni). Tale risultato è altresì frutto del miglioramento della gestione finanziaria complessiva a partire dalla programmazione e della successiva gestione rispettosa altresì dei tempi di pagamento dei debiti commerciali.

L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi puntualizza che “il fondo sanitario indistinto ammonta a 8 miliardi e 680 milioni di euro”, ringrazia la struttura dirigenziale e contabile dell’Assessorato per l’attenzione e la professionalità con cui ha svolto il proprio lavoro e osserva che “i conti sono stati mantenuti in equilibrio e tutte le aziende sanitarie stanno rispettando i tempi di pagamento, in linea con la Direttiva europea”. Nello specifico della rendicontazione, Icardi ha richiamato il dato di 3 miliardi e 952 milioni di interventi di edilizia sanitaria in corso di realizzazione, relazionando sullo stato di attuazione dei principali progetti regionali, tra i quali anche gli interventi del Pnrr (strutture di prossimità, ammodernamento del parco tecnologico…) per i quali nel 2022 risultano investiti oltre 346 milioni e 623mila euro. Una parte importante della relazione dell’assessore è stata dedicata all’attività dell’Azienda Zero, che nel 2022 ha iniziato a operare a pieno regime su diversi fronti, tra i quali l’Emergenza urgenza extraospedaliera, la gestione e lo sviluppo del sistema informativo di Telemedicina, il monitoraggio e lo studio tendenziale dell’andamento degli aggregati di costo e ricavo delle aziende sanitarie, il supporto tecnico per la valutazione delle tecnologie sanitarie e il monitoraggio e controllo della rete logistica distributiva.
I conti negli anni

Il disavanzo (saldo negativo tra le uscite e le entrate) è passato da 6,6 miliardi nel 2018 a 5,34 miliardi nel 2022. In quattro anni è stato quindi ridotto di oltre un miliardo:

– 2018 disavanzo complessivo 6.605.000.000

– 2019 riduzione di oltre 325 milioni portandolo a 6.229.000.000

– 2020 riduzione di oltre 376 milioni portandolo a 5.903.000.000

– 2021 riduzione di oltre 322 milioni portandolo a 5.581.000.000

– 2022 riduzione di altri 238 milioni portandolo a circa 5.342.969.584 euro

– l’obiettivo 2023 è la riduzione di altri 232 milioni per portare il disavanzo complessivo a circa 5.110.000.000

Il debito in quattro anni è stato ridotto di quasi 1,10 miliardi di euro, scendendo dai 9,6 miliardi del 2018 agli 8,5 miliardi del 2022.

– 2018 debito complessivo di oltre 9,6 miliardi

– 2019 riduzione di 249 milioni portandolo a quasi 9.355.000.000

– 2020 riduzione di oltre 213 milioni portandolo a 9.141.000.000

– 2021 riduzione di oltre 315 milioni portandolo a 8.825.000.000

– 2022 riduzione di altri 315 milioni portandolo a 8.510.000.000)

– l’obiettivo 2023 è la riduzione di altri 315 milioni per portarlo a circa di 8,195 miliardi.